Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è intervenuto sabato al Meeting di Rimini spendendo parole critiche verso i sindacati in relazione al dibattito intorno all’obbligo vaccinale nei luoghi di lavoro e il parere negativo di quest’ultimi. “I sindacati hanno fatto un grande errore, insieme a noi potevamo costruire quello che i nostri padri hanno costruito con la polio”.
Ancora: “Per Confindustria l’obbligo vaccinale nei luoghi di lavoro e nella scuola è doveroso, il green pass obbligatorio - ha spiegato Bonomi -. Ma è troppo facile rimandare la palla alla politica. Io sono pronto anche oggi se i sindacati si vogliono sedere a un tavolo. Siamo una comunità». Parole dure anche verso il dl Todde-Orlando anti-delocalizzazione, che sarebbe “punitivo nei confronti dell’impresa, creato sull’onda dell'emotività di due o tre casi che hanno ben altra origine e su cui dobbiamo intervenire”. Non sono mancate le ovvie risposte alle parole di Bonomi. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha difatti detto: “Difendo il ministro Orlando. La concertazione a tre, sindacati, governo e associazioni delle imprese è il luogo giusto per trovare la soluzione migliore. E' evidente che va tutto fatto in sicurezza e in modo che funzioni”.
Di parole “aggressive e non utili” hanno parlato invece invece i dem Anna Rossomando e Filippo Sensi; mentre Forza Italia non ha perso tempo tempo per attaccare lo stesso Pd, che secondo il partito di Berlusconi “non può rispedire al mittente le critiche di Bonomi. Nel decreto ci sono cose giuste, ma andrà rivisto”. A riferirlo, la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini. Intanto, dallo staff di Bonomi fanno sapere che le parole del presidente di Confindustria non erano un mero attacco, ma una semplice monito a tutta la classe politica italiana, in un momento difficile per il Pese.