Dopo gli eletti alla Camera, continuiamo a conoscere cosa hanno prodotto in questi anni i Senatori della circoscrizione Estero, quali gli incarichi all'interno delle Commissioni, e anche eventuali "cambi di casacca", grazie alle informazioni sui loro profili che compaiono su www.senato.it. Difficile riuscire a citare ogni incontro con la comunità, ogni comunicato stampa, le notizie affidate ai social, gli interventi in Aula o in Commissione, ma almeno cercheremo di capire quali proposte legislative e atti hanno presentato e, soprattutto, quanto tempo hanno speso sugli ambitissimi scranni del Parlamento per far sentire la voce dei loro elettori. E, come abbiamo già scritto, se per errore non verrà citato un risultato importante per la comunità all'estero, queste pagine sono a disposizione per ogni eventuale rettifica.
Francesca Alderisi
Eletta nella ripartizione America Settentrionale e Centrale nelle liste di Forza Italia, Francesca Alderisi (Treviso, 1968) fa parte del Gruppo Forza Italia Berlusconi Presidente-UDC ed è membro della Commissione Istruzione pubblica-Beni culturali di cui è stata Segretario dal 2018 al 2020.
Come primo firmatario, ha presentato il ddl di modifica alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in "materia di diritto al riacquisto della cittadinanza italiana a seguito dell'espatrio", e la proposta per destinare parte dell'8 per mille alla "promozione della lingua e della cultura italiana all'estero" (2019). In riferimento a quest'ultima proposta, si tratta, secondo la Senatrice, di una "misura a costo zero per sostenere la diffusione della lingua e della cultura italiana e poter così corrispondere alla sempre crescente domanda di Italia proveniente da tutto il mondo". Il ddl si pone come obiettivo l'inserimento della promozione della nostra lingua e cultura all'estero tra le finalità cui lo Stato destina i fondi di propria competenza provenienti dalla quota dell'8 per mille del gettito IRPEF. La proposta "consentirà il finanziamento di progetti a sostegno dei centri di cultura italiana e delle scuole di italiano oltre confine impegnati nella promozione internazionale dell'Italia e del suo straordinario patrimonio artistico e culturale. Azione che appare essenziale se si considera che, come rilevano recenti dati, la nostra lingua è la quarta più studiata al mondo; vi si avvicinano ogni anno oltre due milioni di studenti in più di 115 Paesi, agevolando l'integrazione dei 'nuovi cittadini', aprendo prospettive professionali e riunendo i legami con gli italiani residenti all'estero".
Nel 2019, sempre come primo firmatario, ha presentato l'interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro del MAECI e al Ministro dell'Interno, in tema di cittadinanza italiana: "Premesso che il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, della legge 1° dicembre 2018, n. 132, ha, tra l'altro, modificato la normativa inerente all'acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio regolata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 91 e successive modificazioni, introducendo, per il richiedente, il requisito della conoscenza della lingua italiana a un livello non inferiore a B1 (QCER) certificata da istituti di istruzione o enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
richiedere che i nuovi cittadini conoscano la lingua italiana è del tutto condivisibile;
ciò nondimeno tale decreto-legge avrebbe dovuto prevedere a parere dell'interrogante misure a tutela di quei residenti all'estero che, avendone i requisiti all'entrata in vigore della nuova normativa, avessero già avviato l'iter per l'acquisto della cittadinanza per matrimonio, sia che avessero presentato la domanda, sia che comunque stessero svolgendo le pratiche per procurarsi la documentazione necessaria;
va considerato infatti che:
i residenti all'estero sono tenuti a produrre, unitamente alla domanda, una corposa serie di certificati di difficile reperibilità, spesso rilasciati da autorità di diversi Paesi, certificati che devono essere tradotti e le traduzioni legalizzate dai preposti uffici dei consolati italiani;
all'estero, all'entrata in vigore della nuova normativa, la rete degli istituti di istruzione o enti certificatori abilitati a rilasciare gli attestati di conoscenza della lingua italiana non era in grado di rilasciare le attestazioni citate in tempi brevi o comunque compatibili con il periodo di validità di detti certificati,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano prioritario e urgente impartire le opportune istruzioni ai competenti uffici della rete consolare, affinché chi all'entrata in vigore della nuova normativa avesse in corso di accettazione la richiesta d'acquisto della cittadinanza per matrimonio, avendo già presentato regolare domanda all'autorità consolare, possa produrre l'attestato di conoscenza della lingua italiana entro un termine commisurato, in base all'effettiva capacità della rete dei citati istituti di istruzione o enti certificatori di rilasciare detto attestato e che detto termine di validità sia riconosciuto anche a chi si sia visto respingere la domanda dall'autorità consolare per la sola mancanza dell'attestato della conoscenza della lingua italiana, qualora tra la documentazione allegata risulti almeno un certificato rilasciato in data antecedente all'entrata in vigore del citato decreto-legge".
Al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministro della Salute ha sottoposto, con una interrogazione, il problema "delle famiglie e coppie binazionali, cioè residenti in due Paesi diversi, non coniugate, che si trovano da mesi impossibilitate a ricongiungersi" a causa della pandemia.
Lo scorso maggio ha presentato, come primo firmatario, il disegno di legge (n. 2252) sull'istituzione della "Giornata nazionale della Rete diplomatico-consolare italiana nel mondo" da celebrare ogni anno il 14 dicembre (la data ricorda l'adesione dell'Italia alla Carta delle Nazioni Unite, nel 1955), una ricorrenza che "rappresenta un doveroso riconoscimento alle donne e agli uomini della Rete diplomatico-consolare italiana nel mondo, al loro senso dello Stato, alla loro professionalità, alla competenza e all'impegno con cui assolvono le loro funzioni, alla sensibilità con cui assistono la grande comunità degli Italiani nel mondo".
Tra le proposte come cofirmatario, ricordiamo quelle di stretto interesse per i connazionali all'estero: "Norme per la promozione della conoscenza dell'emigrazione italiana nel quadro delle migrazioni contemporanee"; "Riapertura del termine per il riacquisto della cittadinanza italiana"; "Istituzione del Ministero per la promozione del Made in Italy"; "Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli Italiani all'estero"; "Disposizioni per la diffusione della cultura e dell'arte italiana e agevolazioni in favore delle imprese artistiche e artigianali".
Nel 2019 è intervenuta presso la Commissione Affari Esteri in merito all'"Indagine conoscitiva sulle condizioni e sulle esigenze delle comunità degli italiani nel mondo". In quella occasione, ha anche ribadito "la necessità di istituire, come in passato, un Comitato permanente per gli italiani all'estero".
Tra i suoi interventi sulla stampa, anche una presa di posizione "sull'IMU sulla prima e unica casa in Italia degli italiani nel mondo che rappresenta un'imposta iniqua e ingiusta; l'abitazione nella Penisola – ha precisato la Senatrice - consolida il legame con la terra d'origine e favorisce il ritorno in Patria dei nostri connazionali".
Pur non risiedendo all'estero, la Senatrice Francesca Alderisi ha potuto conoscere la realtà, le problematiche e le potenzialità degli italiani nel mondo grazie a programmi di servizio come Sportello Italia, in onda su Rai International, che ha condotto dal 2000 (oltre mille puntate) e ad eventi organizzati dalle varie comunità che ha visitato nel corso degli anni. Un contatto quotidiano che l'ha portata a dedicare la sua professione proprio a chi vive all'estero, affrontando le questioni affidate alle numerosissime lettere inviate direttamente a lei, e spesso risolte con l'aiuto di ospiti istituzionali. Un impegno, quello verso gli italiani all'estero, alla base della motivazione del conferimento, nel 2010, dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Proprio per realizzare il sogno di un telespettatore, è riuscita, grazie alla sua determinazione, a far dedicare un angolo di Roma agli italiani all'estero. Nel corso di una cerimonia, cui hanno partecipato diversi esponenti del Ministero degli Affari Esteri e del CGIE, il 22 maggio del 2013 è stato inaugurato il "Giardino Italiani nel mondo", poco distante dalla Farnesina: per la prima volta, la toponomastica ha reso omaggio a tutti gli Italiani nel mondo. Immediato il suo intervento, lo scorso anno, in seguito al danno riportato dalla targa segnalando l'accaduto e sollecitando il ripristino immediato.
Tra i temi cui ha dedicato una particolare attenzione durante gli anni come conduttrice e autore a Rai International, il riacquisto della cittadinanza italiana, non a caso, la sua prima proposta legislativa ha riguardato proprio questa "ferita".
Oltre alle lettere, numerosi sono stati i libri ricevuti dai connazionali all'estero, pagine piene di sacrifici, nostalgia e un amore immenso per l'Italia; un vero "patrimonio" che, come Senatrice, ha voluto donare all'Archivio Storico del Senato in occasione dell'evento "Dieci anni di Cittadinanza e Costituzione" del 2019. "L'unicità del progetto consiste nel fatto che questo materiale prezioso, di nobile contenuto, sarà studiato e approfondito dai nostri giovani, arrivando, dalle case degli italiani nel mondo, non solo all'Archivio Storico del Senato, dove verrà custodito, ma anche sui banchi delle scuole italiane. Mi fa particolarmente piacere – ha dichiarato in quella occasione - donare alla più alta istituzione elettiva del Paese questa raccolta di opere originali scritte da italiani che hanno voluto raccontare la loro vita, l'avventura di lasciare l'Italia, l'ambientarsi in un altro Paese sempre rinsaldando, rendendo indissolubile, il legame con la propria Patria d'origine". L'impegno del Senato, quello di digitalizzare parte dei libri, dei diari, degli scritti inviati alla Senatrice Alderisi da ogni parte del mondo, in modo da poter essere consultati da chiunque, in Italia e all'estero.
Numerose le missioni all'estero, tra le ultime, quella a New York e a Washington in occasione della celebrazione del 2 giugno organizzata dall'Ambasciata. "Il 2 giugno ci rende ancora più orgogliosamente italiani – ha affermato la Sen. Alderisi - e ora come 75 anni fa questa data rappresenta un messaggio di ottimismo e speranza nel futuro". Non sono mancati gli incontri con esponenti della comunità.
Secondo i dati di Openparlamento, la Senatrice Alderisi è stata presente in Aula 3.393 volte su 6.825 (49.71%), le assenze sono 201 (2.95%) e 3.231 le missioni. 55 i voti ribelli. (Dati 23 agosto 2021)