Pari Opportunità, commissione alle Pari Opportunità della Regione Toscana. Ne fa parte, indicata dal Pd, Nura Musse Ali che ha sentito il bisogno, e l'opportunità, di far sapere cosa pensa dell'Afghanistan e, più in generale, della storia.
A giudizio e pensiero di Nura Musse Ali i Talebani che si sono presi l'Afghanistan non sono proprio sinceri democratici e progressisti, questo certo no. Ma sono la forma materiale che ha preso la Storia con la maiuscola. E la Storia, con la maiuscola, non ama l'Occidente e i suoi valori e ha deciso di far pagare alla cultura occidentale i suoi difetti e vizi. Quindi, secondo giudizio e pensiero di Nura Musse Ali i Talebani sono la mano della Storia a Kabul, è la Storia che dà ai Talebani una opportunità.
Nelle miniere culturali ed ideologiche della sinistra si estrae da tempo e in quantità una sorta di teoria e, dove possibile pratica, della Pari Opportunità. Pari Opportunità tra culture, civiltà, usi, costumi...Madre di tutte le Pari Opportunità fu la sinistra che visse e racconto Khomeini come un liberatore di popoli. La sinistra che celebrò come Rivoluzione Verde la teocrazia.
Ogni figlio dei lumi, ogni liberale, ogni umano cui siano cari i diritti alla vita e libertà ebbe allora l'opportunità di rivoltarsi nella tomba. Ma tant'è: la sinistra negli anni e decenni successivi non mancò di elaborare una certa neutralità operativa di fronte ad usi e costumi di altre culture, anche quando questi usi e costumi erano precetti religiosi delle società nomadi/contadine d'Arabia di 1400 anni fa. Non fu solo la sinistra politica, anzi non fu soprattutto la sinistra politica.
La sinistra politica, leggasi i partiti, subirono, si arresero, si inchinarono. Magari volentieri, ma la sinistra politica fece genuflessione e non genesi. La genesi venne dalla sociologia, dalla pedagogia, dalle nozioni minime ed elementari e perciò non metabolizzate, di un politicamente corretto che non nasceva dalla politica ma fermentava nell'azione politica di un ceto intellettuale di complemento. Gravissimo violare il dogma secondo il quale non esiste civilizzazione preferibile l'una all'altra! Gravissimo sostenere che l'immigrazione di usi e costumi ferocemente misogini e patriarcali andava combattuta e repressa!
Il Pd non era in grado di far da filtro. Il Pd non era il Pci e neanche il Pds. Il Pd era ed è un aggregato informe di valori, principi e anche umori, bizzarrie, ideologia minime e talvolta grottesche. L'osservazione riguardo ai Talebani che viene dalla delegata alla Pari Opportunità della Regione Toscana non è che una normale goccia di spuma delle acque culturali dentro le quali naviga il Pd.
Un po', neanche poco, di antico anti americanismo. Un pizzico di terzomondismo rimasto in dispensa. Una robusta dose di anti globalismo, forma moderna dell'anti capitalismo e anti industrialismo. Una concezione ingenuamente teleologica della Storia per cui questa ha una sua "etica" e la persegue. L'assioma per cui il popolo, anzi meglio dire la gente, ha sempre ragione.
E la spudorata aporia (per restare in tema di Afghanistan) per cui se l'Occidente se ne va da lì è infame e crudele, se invece resta lì è guerrafondaio e assetato di profitto. Il Pd non è in grado di filtrare perché non ne ha più la voglia e la capacità. Non saprebbe ormai cosa filtrare e come farlo. E' imbevuto il Pd di cultura posticcia nel suo sentirsi progressista mentre in realtà guadagna in postura e quantità illiberale.
Spesso le cronache offrono esempi di pensiero e pensieri sostanzialmente e non di rado formalmente fascisti da parte di cittadini che operano, simpatizzano o votano per Lega o Fratelli d'Italia. Anche qui i due partiti non fanno mai filtro preventivo. Proprio come il Pd con il suo gauchismo illiberale. Perché nessun filtro? Non per pigrizia o calcolo.
Chi pensa il filtro non venga fatto per calcolo elettorale offre una versione edulcorata della realtà. Lega, Fratelli d'Italia, Pd e ancor più quel che c'è a sinistra del Pd non fanno filtro perché non puoi filtrare quel che c'è, anzi scorre, dentro di te.