Mentre all’aeroporto di Kabul se ne vedono e sentono di ogni tipo, ieri l’alto commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite Filippo Grandi ha lanciato un grido d’allarme niente male, dicendo che in Afghanistan sta per cominciare una crisi umanitaria ben più pesante di quello che ci si possa aspettare.
Già, proprio qualche giorno fa l'Unhcr ha calcolato che entro la fine del 2021 potrebbero fuggire dal Paese qualcosa come 500.000 afghani. Un numero davvero enorme di persone e per questo motivo Grandi ha chiesto che le frontiere restino aperte, appellandosi a quante più nazioni possibili affinché “condividano questa responsabilità umanitaria”. Insomma, che nessuno faccia orecchie da mercante in questo momento delicato.
Intanto ieri, vigilia dell’ultimo giorno del ritiro americano dal territorio afgano, il Pentagono ha fatto sapere che sono stati intercettati alcuni razzi lanciati da esponenti dell’Isis-K (l'organizzazione terroristica che ha rivendicato l'attacco di giovedì scorso nella capitale) destinati all’interno dello scalo internazionale di Kabul. Sono invece dieci i civili afgani rimasti uccisi nel corso dell’attacco americano sferrato con i droni. Tra le vittime, ci sarebbero sette bambini.