Come risaputo, i no vax si danno appuntamento per minacciare quella o questa persona tramite il canale social Telegram, diffondendo indirizzi di residenza e telefoni delle persone nel mirino.
Ma ieri il Garante per la Privacy ha ricordato che “diffondere senza consenso dati personali, si configura, ai sensi della normativa sulla privacy, come un atto illecito, che può determinare anche l'applicazione di pesanti sanzioni”.