Pomeriggio-sera a Livorno, a passeggio sul Lungomare. La rotonda immortale, vanto di ogni livornese, i gazebo, i baretti, la musica, i giovani ammassati sprovvisti di mascherina, e intenti a dimostrare, con l'esuberanza e la scompostezza della loro giovinezza, che il distanziamento è meno di un'opinione. Stiano a cuccia virologi e quanti altri raccomandano prudenza e cautela: i giovani se ne fregano.
Quattro passi in compagnia dell'amico Marcello Murziani, figura di rilevante notorietà e credito a Livorno, e della sua signora moglie. Lungo il cammino avverto una sensazione di vuoto, come se mi mancasse qualcosa. Infatti, non c'è più la statua blu ad altezza naturale di Bud Spencer, collocata dal Comune di Livorno appunto sul lungomare della città, per ricordare i film cult girati in Versilia dall'attore napoletano.
Ignoravo, colpa mia senza ombra di dubbio, che la stessa amministrazione ha poi rimosso il monumento. Una brutta storia di mancate autorizzazioni e pagamenti non effettuati. La tipica, classica pastoia burocratica all'italiana. Idee confuse e cattiva gestione . Un insulto alla memoria di Bud Spencer, attore amato da tutti. Anche da livornesi in particolare.
Ma dov'è finita la statua blu ad altezza naturale che rappresentava Bud Spencer con coppola, pullover con tanto di zip e giaccone doppiopetto di panno blu foggia marinaresca, le mani in tasca e il sorriso a fior di labbra?
Chiedo, azzardo una parvenza di indagine, affidandomi alla tigna del vecchio giornalista. E cosa appuro? La statua riposa in uno studio artistico di Viareggio. L'hanno messa in deposito. La vicenda del monumento a Carlo Perdersoli, napoletano, nuotatore e pallanuotista in gioventù a Napoli e Roma, in arte Bud Spencer, è del 2019. Filippo Nogarin, del M5S, è il sindaco di Livorno. Primo sindaco nella storia della città a non appartenere a un partito di sinistra. Livorno è rossa, vi è nato il Partito Comunista Italiano. L'idea di celebrare l'attore che ha girato film in Toscana è di un imprenditore appassionato di cinema, Riccardo Minetti. Bomber il primo film, nel 1982, con Jerry Calà per la regia di Michele Lupo. Lo chiamavano Bulldozer l'altro, diretto sempre da Lupo.
In entrambi i film, Bud Spencer interpreta il suo tradizionale personaggio, burbero simpatico dal cuore tenero alle prese con lo sport e capace di trasformare compagnie di scalcagnati in campioni senza paura. Film molto popolari, di cassetta. Collocata nei luoghi di alcuni ciak, la statua avrebbe dovuto costruire un itinerario del cinema popolare in Toscana.
La statua è opera di un carrista di Viareggio, Fabrizio Galli. Lo scultore prepara una figura in vetroresina, ad altezza naturale, di un metro e novanta, che ripropone esattamente la sagoma di Bud Spencer.
La statua dava le spalle al mare e guardava dritto verso la città. Alla cerimonia di collocazione, davanti allo scoglio della Regina, partecipano anche le figlie dell'attore. Ma il luogo non piace a tutti, fioriscono polemiche e contrasti. Il sindaco Nogarin non ascolta nessuno, va avanti deciso e taglia il nastro. Il primo cittadino di Livorno sceglie parole di grande elogio per onorare la memoria dell'attore. É tuttora vivo il ricordo del suo breve discorso. "Io fan da sempre di Bud Spncer, è importante mantenere la memoria di questo grande personaggio nel tempo".
Lu successive elezioni rivoltano l'assetto dell'amministrazione di Livorno. Nogarin cade dal cavallo e la città cambia colore. La nuova amministrazione non sembra entusiasta di quel monumento inaugurato in fretta dal sindaco uscente. Gratta gratta, vengono fuori disgustose situazioni. L'artista Galli non è stato pagato da nessuno. L'imprenditore Minetti e il Comune non hanno liquidato la parcella concordata. E l'omaggio a Bud Spncer, poi, non è stato mai autorizzato. "Dimenticati alcuni passaggi burocratici, nessun via libera ufficiale".
La statua sul lungomare viene etichettata come abusiva. L'amministrazione comunale non dice, ma lascia capire. La mancata manutenzione il motivo ufficiale (e di comodo) della rimozione del monumento.
Fasullo si è rivelato finora l'impegno di mettere ordine nelle carte e collocare l'opera in un altro punto della città. "Una volta sistemata, la statua sarà ricollocata da un'altra parte", ripetono in Comune. In realtà, da allora non si è mosso più nulla. La statua non c'è più, riposa a Viareggio. In un deposito.
C'è grande amarezza tra i fan dell'attore. Sconcertate le figlie di Bud Spencer; furibondo Fabrizio Galli, che non si è visto riconoscere il proprio lavoro, né economicamente né moralmente. Diecimila euro la cifra pattuita. Ma l'antipatica maleodorante vicenda non finisce qui. Livorno e Viareggio sarebbero ormai fuori dei giochi. Napoli vuole comprare la statua. "Sarebbe un sogno esporla nella città che Bud Spencer amava di più . Ricordarlo è un imperativo", e l'idea restituisce quarti di entusiasmo e fiducia allo scultore Fabrizio Galli. Quei 10mila euro sono trattabili. "La gratuità però non mi piace, bisogna dare valore al lavoro".
Al progetto di portare a Napoli la statua di Bud Spencer lavorano il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, e il conduttore radiofonico Gianni Simioli. L'idea è di lanciare una campagna di mobilitazione. "Sarebbe bello se la statua fosse installata a Napoli il prossimo autunno. Proporremo alla nuova amministrazione cittadina di dare una casa a Bud Spencer. Napoli è la sua casa".
Se la nuova amministrazione eletta il prossimo quattro ottobre dovesse rispondere picche, Borrelli e Simioli attiverebbero una campagna crowdfunding "finalizzata all'acquisto diretto dell'opera".
Napoli vorrebbe abbracciare la statua di Bud Spencer, un figlio suo.
Franco Esposito