Di MATTEO FORCINITI
L’Uruguay tornerà nuovamente a essere considerato un paese sicuro dal punto di vista sanitario dall’Unione Europea. L’annuncio è stato dato giovedì dal Consiglio Europeo che ha anticipato l’imminente inclusione del paese sudamericano nel ridotto elenco di nazioni che non richiedono “restrizioni speciali” per i viaggi non essenziali.
Questo elenco si basa su criteri epidemiologici che vengono aggiornati ogni due settimane in cui viene esaminata la diffusione del Covid 19 nei paesi terzi che dovrebbe essere simile o migliore a quella europea, nonché l’andamento dei focolai e la risposta generale alla pandemia.
La decisione rappresenta in realtà solo una raccomandazione del Consiglio Europeo e non è vincolante per gli Stati membri che decidono autonomamente anche se da Bruxelles avvertono che le singole risoluzioni di ogni Stato dovrebbero essere coordinate a livello comunitario seguendo una stessa linea. In effetti, alcuni paesi come Germania e Francia sono in piena sintonia avendo già anticipato la raccomandazione generale con la revoca della quarantena.
Al momento, invece, l’Italia continua a contraddire l’Unione Europea dato che l’ultima ordinanza del Ministero della Salute in vigore fino al 25 ottobre mantiene l’obbligo di una quarantena obbligatoria di 10 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Uruguay che viene così incluso in una umiliante lista E. Una decisione assurda che oltre a discriminare si scontra con i numeri dell’emergenza sanitaria che oggi in Uruguay sono notevolmente migliori rispetto al passato frutto anche di una campagna di vaccinazione tra le più alte al mondo che ha già superato il 70% della popolazione. Non solo, i dati raccolti dal sito Our World in Data ci dicono chiaramente che attualmente il coronavirus è molto più presente in quasi tutti i paesi dell’elenco D, ovvero quelli di un livello più “sicuro” rispetto all’Uruguay che viene considerato per ignoranza o malafede una minaccia per la salute nazionale. Cosa farà adesso il governo italiano dopo l’intervento del Consiglio Europeo?
Tra luglio e dicembre del 2020 l’Uruguay era già stato l’unico paese dell’America Latina nella lista bianca europea per via dei suoi bassi indici di diffusione del Covid 19 prima di entrare nella sua prima ondata che si è ormai esaurita da diversi mesi. Adesso nella nuova lista dei paesi sicuri da cui sono consentiti viaggi per l’Europa ci sono anche Australia, Bosnia ed Erzegovina, Canada, Giordania, Nuova Zelanda, Qatar, Moldavia, Arabia Saudita, Singapore, Corea del Sud, Ucraina e Cina anche se quest’ultimo è soggetto a conferma di reciprocità. Albania, Armenia, Azerbaigian, Brunei, Giappone e Serbia sono stati invece rimossi dall’elenco.