Chi non sogna di fuggire dalla quotidianità, dal traffico delle nostre città per vivere lontano dal logorio della vita moderna, per citare l’indimenticato Ernesto Calindri? Alcuni ci stanno provando, diventando seguaci della filosofia, o idea(?), lanciata da Peter Thiel, co-fondatore di Paypal, e attivista del movimento politico libertario. Thiel è il cattivissimo della Silicon Valley, come è stato battezzato da Esquire.
I seguaci del movimento sono i seasteader, coloro che vivono in alloggi galleggianti, nei quali spostano la propria residenza, sottraendosi alla sovranità degli Stati-Padroni! Aspirano a creare piccole città in mezzo al mare, in cerca di questa Utopia galleggiante. Cosa cercano? Posti dove la ‘creatività sia libera di esprimersi senza lacci e lacciuoli’.
I primi tentativi di abitazione in mare aperto erano evidenti specchietti per le allodole. Nel 1964, il fratello di Ernest Hemingway, Leicester, dichiarò che una zattera di bambù, poco più grande di un parcheggio sovradimensionato, era una nazione sovrana, la Nuova Atlantide. Se ne trova traccia anche in Italia, quando nel 1968, Giorgio Rosa, ingegnere bolognese, pianta sulla sua piattaforma al largo di Rimini, una bandiera arancione con 3 rose rosse su sfondo bianco, e la dichiara Stato indipendente. Dalla storia dell’Isola delle Rose, Netflix ha tratto il film ‘L’incredibile storia dell’Isola delle Rose’ con Elio Germano come protagonista.
Ma è solo questo il loro scopo? In molti la pensano diversamente e credono che l’unico obiettivo sia quello di non pagare le tasse. Per dare sostanza, e forse una parvenza di legittimità a questa corrente di pensiero, nel 2008 è nato il Seasteading Institute, think-tank senza scopo di lucro, con sede in… California (strano, avremmo scommesso in mezzo al mar!). L’Istituto è nato per ‘per studiare e promuovere il concetto di vivere nell’oceano’ e racconta il seasteading come qualcosa che può trasformare il mondo, e in modo legale. L’Istituto scrive che queste piccole città galleggianti attireranno le masse oppresse e potrebbe generare abbastanza ricchezza da risolvere la povertà globale (obiettivo classico di un’aspirante Miss Mondo, in verità).
Altro che poveri! Un altro seguace di questo movimento è Chad Elwartowski, riccastro grazie alle criptovalute, che si era fatto costruire una casettina da 250mila dollari, che galleggiava a largo di Phuket. Peccato che il governo thailandese non la pensasse alla stessa maniera di Elwartowski, e ha mandato la Marina a sequestrala, accusandolo di minacciare la sicurezza nazionale, un reato da nulla in Thailandia, punito con la pena di morte. Il mitico si è dato alla macchia ed è fuggito a Panama, dove sta continuando, insieme ad altri, il progetto degli Ocean Builder.
Il Covid ha dato una mano ai seasteader, che, secondo la NBC, sono raddoppiati nel corso della pandemia. Secondo Joe Quirk, presidente del Seasteading Institute, chi vive in una casa galleggiante ha pochissime possibilità di contrarre il virus, e in molti ci hanno creduto.
In realtà, gli esperti che hanno studiato questo tema credono che non ci sia un meccanismo legale secondo il quale una, o più strutture galleggianti, possano diventare una nazione riconosciuta.
Secondo Surabhi Ranganathan, professoressa di diritto internazionale all’Università di Cambridge, i problemi sono anche molto pratici: le acque territoriali si estendono per 12 miglia nautiche (22 chilometri) oltre la costa, poi c’è un altro vasto tratto in cui la nazione controlla le risorse economiche del mare. Solo oltre le 200 miglia nautiche (370 chilometri) dalla costa, si è effettivamente liberi dagli Stati esistenti, e chiunque può piazzare una struttura. Ma la sua costruzione sarà molto difficile dal punto di vista tecnico; non c’è nessun posto dove ancorare; i rifornimenti sono lontani; oltre al fatto che chi ci vive sarà considerato niente di più di un pirata, non protetto dai trattati internazionali.
Cosa consiglia quindi la prof. Ranganathan? Non abbandonare la protezione di uno Stato, ma ‘attracca’ all’interno delle acque territoriali di uno di quelli dalle leggi di tuo gradimento, e la casa diventerà una fetta galleggiante della nazione di cui batte bandiera. Un tuo personalissimo paradiso (fiscale).