"La mia vita in cambio di quella dei prigionieri": è con questa frase che 78 anni Salvo D'Acquisto, vice brigadiere dei Carabinieri, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria, salvò 22 anime innocenti dai proiettili nazisti. La memoria del suo gesto è stato celebrato oggi dai Carabinieri.
Nella terra che diede i natali all'eroe, allora al comando della stazione Carabinieri di Torrimpietra, il comandante interregionale "Ogaden" Generale di Corpo d'armata Maurizio Detalmo Mezzavilla, insieme al comandante della legione carabinieri "Campania" Generale di Brigata Antonio Jannece e al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli Generale Enrico Scandone, ha adagiato un cuscino di fiori sulla sua tomba, nella basilica di Santa Chiara. Successivamente è stata deposta, in presenza del Prefetto di Napoli Marco Valentini, una corona d'alloro sul monumento recentemente restaurato, nella piazza che ha preso il nome del militare, mentre una rappresentanza militare rendeva gli onori all'eroe.
Il 23 settembre del 1943 Salvo D'Acquisto offrì la sua vita in cambio della liberazione di 22 innocenti, rastrellati dalle milizie naziste nella località romana torre di Palidoro, non lontano da Torrimpietra. Appena 24 ore prima un soldato tedesco fu ucciso e altri due rimasero feriti a causa dell'esplosione di una cassa di munizioni. Benché si fosse trattato di un incidente, le truppe d'invasione lo ritennero una spregiudicata imboscata organizzata dagli italiani. L'ufficiale nazista ordinò di rastrellare 22 persone a caso tra le abitazioni del piccolo paese della provincia romana e le fece condurre ai piedi della Torre di Palidoro. D'Acquisto, per salvarli dalla fucilazione, decise di rivolgersi al nazista, offrendo nuove speranze ai 22 innocenti.