Arrivano i risultati delle prime sperimentazioni dello spray nasale anti Covid. Si tratta di un prodotto da auto somministrazione che dovrebbe funzionare nel caso di pazienti malati di Covid-19 in forma lieve da affiancare alle altre terapie, testato per primo in Italia e in Europa condotto dall'Unità di Igiene dell'Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
"I risultati sembrano buoni – ha riferito il direttore del Dipartimento di Igiene dell'Università di Genova, prof. Giancarlo Icardi – anche se si tratta per ora di una piccola anticipazione. Il report completo arriverà entro fine settembre".
Lo spray nasale è composto sostanzialmente da una soluzione acquosa di lavaggio che contiene acido ipocloroso, una sostanza antimicrobica prodotta anche dalle cellule del nostro sistema immunitario. Sarebbe efficace nel ridurre la carica virale presente nelle alte vie respiratorie in pazienti positivi al coronavirus che presentano un quadro clinico lieve.
Il meccanismo di azione dello spray AOS2020 si fonda sull'azione di lavaggio della soluzione che, coadiuvata dalla potente efficacia antimicrobica dell'acido ipocloroso, è in grado di rimuovere meccanicamente e uccidere in meno di un minuto virus e batteri, incluso Sars-CoV-2 anche nelle sue diverse mutazioni, senza irritare le mucose di naso e gola. La conservazione della soluzione non richiede particolari precauzioni e può essere mantenuta per ben due anni a temperatura ambiente tra i 5 e i 25° C.
L'acido ipocloroso è una sostanza prodotta dalle cellule del nostro sistema immunitario per combattere le infezioni causate da diversi microrganismi e che è stata resa pura e stabile grazie a Tehclo, una nanotecnologia che la "intrappola" in una soluzione acquosa rendendola veicolabile sull'uomo. La nuova tecnologia è stata ideata e sviluppata da un team di italiani, formato da Paolo Galfetti, Roberto De Noni e Giorgio Reiner, dell'azienda italo-svizzera APR Applied Pharma Research s.a. che ha brevettato l'innovativa nanotecnologia.