Una conferenza, quella di ieri del presidente del Consiglio Mario Draghi dopo l'approvazione della nota di aggiornamento del Def, ricca di alcuni spunti interessanti. Non poteva non partire dalla ripresa dell'Italia che, per il primo ministro, è dovuta in primis alla campagna vaccinale che è alla base della ripartenza di tutto: “Gli scolari sono tornati a scuola: è stato un passaggio di certo difficile, ma tutto sommato risolto con successo. Questo ci fa capire che è un ingrediente fondamentale per la crescita, da proteggere in tutti i modi: dobbiamo fare di tutto e se ci fosse una recrudescenza la affronteremo senza troppe ospedalizzazioni e pressione sugli ospedali”.
E poi ancora: “Ora c'è fiducia nell'Italia: c’è fiducia da parte degli italiani e da parte del resto del mondo. Questa è un'altra notizia positiva”. Draghi è poi intervenuto sulla discussione sul Patto di Stabilità europeo che andrà avanti per tutto il 2022, “ma pensare alle stesse regole del passato con le attuali strutture finanziare mi pare irrealistico”. In merito al debito pubblico, ha poi spiegato Draghi - oggi il Paese è credibile e per restarlo deve rispettare gli impegni presi con le istituzioni internazionali e continuare a crescere”.
Non poteva mancare un accenno alle voci che lo vogliono in veste di nuovo presidente della Repubblica: “Questo governo è sorto per rispondere ai problemi specifici del Paese, adesso tutto il resto non conta niente". Infine ha smentito che con la riforma del catasto si pagheranno più tasse: “Si vuole arrivare a determinare quelle che sono le rendite catastali attuali e il governo si impegna a non cambiare assolutamente il carico fiscale del Catasto. Quindi tutti pagheranno la stessa cosa, quanto prima, nessuno pagherà di più e nessuno pagherà di meno”.