Mattarella bis (come spera la sinistra), Draghi (ipotesi non sgradita a FdI e in parte accarezzata anche dall'ala governista del Carroccio), Casini (cui, tempo fa, strizzò l'occhio Renzi), Berlusconi (come vorrebbero Lega, Udc e Forza Italia). Ma si parla anche della Presidente del Senato Casellati e della leader dei radicali Bonino.
La gara per decidere chi sarà il nuovo inquilino del Colle si tinge sempre più di giallo. L'attuale presidente della Repubblica resterà in carica fino al prossimo 2 febbraio. Le presidenziali, invece, cominceranno a inizio gennaio.
Se, come da più parti si vocifera, Draghi venisse incoronato ai primi scrutini, si risolverebbe una grana al Quirinale, ma se ne aprirebbe un'altra a Palazzo Chigi, perché con l’ex numero uno della Bce al posto di Mattarella, il governo si ritroverebbe senza più premier.
Insomma: sarebbe crisi. E con i marosi che agitano la maggioranza, le elezioni anticipate sarebbero inevitabili. E allora ecco tornare in auge la ricandidatura Mattarella: una scelta che salverebbe capra e cavoli.