Cominciamo dai numeri. Per gli organizzatori, sono stati 200mila i partecipanti, non più di 60mila per la Questura. Fatto sta che si è tenuta ieri a Roma, in piazza San Giovanni, la manifestazione indetta dai sindacati a risposta di quanto accaduto una settimana fa, con l’assalto da parte dei no-green pass e no-vax sfociato con l’assalto alla Cigl.
Sotto lo slogan ‘Mai più fascismi’, Maurizio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil) tutti insieme hanno chiesto al governo di sciogliere tutte le forze neofasciste e neonaziste: “Vogliamo – ha detto Landini – che il governo lo faccia e lo faccia col sostegno di tutto il Parlamento. Le forze che si richiamano al fascismo e usano violenza devono essere sciolte. Questa piazza chiede atti concreti, non chiacchiere”.
“La scelta preordinata che Forza Nuova ha fatto è stata non solo l'assalto alla Cgil – ha poi aggiunto - ma il voler mandare un messaggio di assalto a tutto il mondo sindacale. E la piazza di oggi dimostra che quel disegno è sconfitto perché il Paese sta dalla parte del lavoro e della democrazia”.
Ad ascoltarlo Enrico Letta, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema, Sergio Cofferati, Dario Franceschini, Andrea Orlando. "L'assalto alla sede della Cgil è stata una ferita che stiamo rimarginando, ma dobbiamo cancellare la cicatrice. Adesso mettere fuori legge le organizzazioni fasciste", la richiesta di Gianfranco Pagliarulo, presidnete dell'Anpi.
Per il leader della Lega Matteo Salvini, "la Sinistra fa campagna elettorale (nel giorno del silenzio) inseguendo fascisti che, per fortuna, non ci sono più". Da segnalare un nuovo attacco informatico alla Cgil in concomitanza con la manifestazione.