di Matteo Forciniti
È una famiglia appena arrivata nel nuovo paese la protagonista di una scultura che è stata recentemente inaugurata a Playa Fomento, piccolo centro balneare del dipartimento di Colonia con quasi un secolo di storia che affaccia sul Rio della Plata. Furono in tanti -tra italiani, svizzeri, francesi, tedeschi, austriaci e spagnoli- a stabilirsi a partire dalla seconda metà dell'ottocento in questa tranquilla zona dell'Uruguay bagnata da acque calde e con sabbie leggere che porta ancora oggi addosso l'eredità di quel passato.
Fomento, che è la spiaggia più vicina da raggiungere da Nueva Helvecia, Colonia Valdense e La Paz (Colonia Piamontesa), fa parte del circuito turistico "Costa del Inmigrante", una catena di quasi 20 chilometri di spiagge situata tra le foci di due corsi d'acqua (Rosario e Cufré) che è stata appunto ribattezzata con questo nome in omaggio ai fondatori. Tra questi gli italiani presenti erano prevalentemente piemontesi con una forte incidenza della comunità valdese ma c'erano anche genovesi e immigrati provenienti da altre zone del nord Italia che venivano qui alla ricerca di un po' di riposo e relax dopo il duro lavoro.
Su impulso della Comisión Pro Desarrollo de Playas del Este de Colonia, la Plaza del Inmigrante di Fomento ospita adesso un monumento che ricorda questo passato. Lo scultore che ha realizzato l'opera è Nelson Gutiérrez e con lui parliamo delle motivazioni e del significato del suo ultimo lavoro: "Ogni volta che mi viene affidato un progetto cerco sempre di immergermi a fondo nella tematica. Questa volta sono stato un po' fortunato dato che in passato avevo già realizzato diversi lavori incentrati sulla storia in particolare a San Javier, una comunità russa del dipartimento di Río Negro".
Nella ricostruzione della famiglia arrivata via nave si nota innanzitutto la curiosità del figlio più grande che indica con il dito la terra ferma, poi il padre che prende in braccio il figlio più piccolo e la madre che porta con sé una borsa. Nel mezzo c'è la classica valigia di cartone che accompagnava i viaggi di ogni migrante. "Dopo aver ascoltato le esigenze degli organizzatori ho preso spunto da una vecchia foto dei primi coloni di questa località, in prevalenza svizzeri, tedeschi e italiani" racconta l'artista. "In questa famiglia troviamo la felicità del bambino che indica la destinazione e poi il padre che prende in braccio il figlio più piccolo proprio per sottolineare che non devono essere solo le donne a prendersi cura della famiglia. Nei vestiti e nelle caratteristiche ho pensato al padre come italiano e la madre svizzera".
Originario di Fray Bentos e discendente di italiani che gli hanno trasmesso la cittadinanza, nel suo messaggio Gutiérrez vuole trasmettere "un riconoscimento verso queste famiglie che arrivarono con le loro idee e le loro tradizioni in posti nuovi lavorando duramente per poter crescere e assicurare un futuro migliore ai propri figli". Il secondo aspetto riguarda invece le peculiarità dell'Uruguay, "una nazione solidale che ha saputo ricevere e integrare queste persone".