di Lucio Fero
Grande Reset, ormai lo sapete: viene urlato e denunciato in molte piazze italiane un sabato sì e l’altro pure. Ed è il nocciolo e l’asse delle conversazioni e convinzioni del No Vax documentato e consapevole. Dunque, il Grande Reset: un piano per sfoltire l’umanità troppo numerosa e per controllare quella rimanente. Entrambi gli obiettivi si realizzano con la diffusione di una pestilenza e con l’uso di questa pestilenza per applicare agli umani strumenti di controllo.
Ci sono leggere variazioni sul tema, c’è chi sa con certezza che i vaccini mineralizzano il sangue e quindi muori, se vaccinato, lentamente (tra atroci dolori?). C’è ancora chi sa con certezza che la mineralizzazione del sangue (questa ha quasi soppiantato la modifica del Dna via vaccino) rende sterili, sempre alla lunga comunque. Variazioni a parte, il grosso del Grande Reset è: qualche maledetto e infame Potere ha avvelenato il mondo per eliminare i poveracci e rendere schiavi i sopravvissuti.
Enlil, una divinità del cui culto vi è traccia archeologica che lo data intorno a 1.600 anni prima di Cristo. Bene, tracce di poema, trascrizioni giunte fino a noi e mito raccontano dell’ira di Enlil perché umani troppi, troppo orgogliosi e presuntuosi e troppo rumorosi (sì, rumorosi!). Quindi Enlil che si era rotto le scatole degli umani lanciò loro addosso una pestilenza, per dare al genere umano molesto una robusta tagliata, un reset. Lo stesso reset che un migliaio d’anni dopo (qui la documentazione archeologica ancora più ampia) viene attribuito alla collera di Zeus che si trova di fronte allo stesso problema (umani che danno fastidio) e adotta la stessa soluzione: la pestilenza reset, il reset pestilenza. Anche qui varianti verranno, ad esempio il diluvio universale come grande lavacro-grande reset. Ma l’idea del Potente cattivo o incattivito che dà un taglio all’umanità è antica e radicata e subisce nei millenni poche varianti.
Si arricchisce nel corso dei millenni e si perfeziona (pur persistendo nella struttura): sotto Domiziano imperatore si scriveva di uomini che aiutavano, anzi diffondevano la pestilenza. Erano dotati di aghi con i quali iniettavano veleno a chiunque potessero. A caso, ma dietro compenso. Aghi che contengono veleno iniettato per farci soldi…ricorda qualcosa? Imperatore Commodo, altra pestilenza e ancora cronache del tempo che raccontano di inoculatori che uccidono per sfoltire l’umanità. Si può agevolmente proseguire per tutta la storia conosciuta, fino a noi. Sempre ad ogni pestilenza c’è stato chi ha visto dietro la malattia il disegno e il complotto del Grande Reset.
Sempre c’è stata una parte della popolazione in rivolta, ogni volta che c’è stata una pestilenza. Rivolta contro chi e cosa? Rivolta contro le autorità politiche accusate di complicità o passività nel Grande Reset. Rivolta contro le autorità sanitarie tutte al soldo del Grande Reset. Rivolta contro chi costringe i malati a morire in ospedali tenendoli in crudele isolamento (una reazione assolutamente identica quella dei familiari e amici dei malati prima e defunti poi di Ebola in Africa: sottrarre i malati all’ospedalizzazione e volerli toccare da cadaveri non volendo credere siano fonti di contagio).
Rivolta contro chi diffonde la malattia, cioè i Poteri (Enlil o Zeus o Bill Gates o Bigpharma). Rivolta contro chi diffonde la malattia dandone notizia. Rivolta contro i governi e i medici uniti nel complotto. Rivolta contro quelli con gli aghi al veleno. Rivolta dai tratti feroci perché alimentata dal panico e dalla furia di sottrarsi al Grande Reset. E, si parva licet, rivolta corroborata anche da una grottesca presunzione: perché mai un Potere planetario, una macchinazione che coinvolge governi, medici, scienziati, giornalisti, finanza, industria, insomma tutti i potenti e i poteri del mondo e i, loro soldi, Stati, poliziotti, Parlamenti…dovrebbero sobbarcarsi da millenni questa (non ancora realizzata) fatica di mineralizzare il sangue proprio al No Vax di turno e di passaggio?