DI MATTEO FORCINITI

Era il 17 marzo del 2020 quando l’Uruguay con il nuovo governo appena insediatosi decideva di chiudere le frontiere come misura preventiva dopo i primi casi di coronavirus. Quasi 20 mesi dopo, tra ottimismo e cautela, la misura è stata abolita: a partire da questo lunedì le frontiere sono ritornate ad aprire segnando così l’inizio di una nuova fase sulla quale si rivestono tante aspettative.

Drammatica è stata la crisi che ha attraversato il turismo in questo lunghissimo periodo di pandemia per un settore che vive praticamente dei flussi provenienti dall’estero. “C’è un grande interesse per far arrivare il maggior numero di turisti”: così ha parlato il presidente della Repubblica Luis Lacalle Pou alla vigilia della data tanto attesa con la speranza che “questa possa essere una stagione di recupero per il settore”. Sulla stessa linea il sottosegretario al Turismo Remo Monzeglio che ha affermato: “Vediamo questo primo novembre come la giornata più speciale da quando siamo al governo perché segna un cambio di rotta per l’attività turistica”.

L’ingresso dei turisti in Uruguay è soggetto ad alcune condizioni. Prima della partenza è necessario compilare il formulario on line dove sono richiesti alcuni requisiti: è necessario presentare una dichiarazione giurata che certifichi l’avvenuta vaccinazione contro il Covid 19 con lo schema completo stabilito per ogni vaccino nel paese di residenza ad almeno 14 giorni di distanza dall’iniezione, poi bisogna presentare un tampone PCR negativo effettuato entro le 72 ore precedenti e infine avere una copertura sanitaria durante il soggiorno. È accettato ogni tipo di vaccino contro il Covid e non è previsto l’obbligo della quarantena una volta arrivati ma poi occorre fare un secondo tampone dopo 7 giorni. Il certificato di prova della vaccinazione dovrà essere emesso dall’autorità sanitaria del paese di origine, un documento che però non è richiesto per i minorenni così come per chi ha avuto il Covid nei 90 giorni precedenti al viaggio. Anche i non vaccinati possono chiedere l’ingresso ma solo per determinati motivi (lavoro, ricongiungimento familiare e proprietari di immobili, tra gli altri).

Per il momento non ci sono vaccini per gli stranieri ma il governo, come ha già annunciato, spera che dal 2022 ci possano essere dosi in eccesso da poter offrire ai turisti, tanto per una terza dose come per i minorenni. Proprio pochi giorni fa l’esecutivo ha comunicato l’acquisto di altre 3,7 milioni di dosi di Pfizer per i prossimo mesi che in parte dovrebbero essere destinate agli stranieri.

In attesa della stagione estiva sulla quale ci sono ovviamente grandi aspettative, il primo vero banco di prova della riapertura sarà dato nei due fine settimana del 20 e del 27 novembre: Montevideo è stata scelta dalla Conmebol (la confederazione calcistica sudamericana) come sede delle finali delle competizioni continentali tanto della Coppa Libertadores come quella Sudamericana. Per le due partite è prevista un’invasione di tifosi brasiliani.

Dopo le vibranti proteste dei giorni scorsi, le autorità doganali hanno disposto un rafforzamento del personale per accelerare le procedure di ingresso nel paese con l’assunzione di nuovi funzionari perché ritengono che da domani ci sarà un flusso crescente di visitatori.

L’annuncio della riapertura delle frontiere era stato dato dal governo ad agosto in un piano che si è sviluppato in due diverse tappe: a partire dal primo settembre l’autorizzazione è partita per gli stranieri e il loro nucleo familiare con proprietà nel paese e poi da questo primo novembre per tutti. La misura era arrivata dopo mesi di relativa tranquillità nel contenimento del virus, complice anche una campagna di vaccinazione molto avanzata. 

La riapertura arriva oggi con l’ombra di un aumento dei contagi dovuto alla variante Delta anche se i casi gravi continuano ad essere bassi. Secondo l’incide Harvard sulla media dei casi positivi negli ultimi sette giorni attualmente il dipartimento di Lavalleja si trova al livello di rischio più alto in rosso mentre Florida, Tacuarembó e Colonia sono in arancione.