Il progetto dell’Ambasciata d’Italia a Teheran, dal titolo “Domus Eyes on Iran”, è il tema del fascicolo monografico allegato al numero della rivista “Domus” in uscita in questo mese di novembre. Il lancio in anteprima dell’iniziativa editoriale è stato ospitato, nei giorni scorsi, nella villa Namazee di Gio Ponti, realizzata a Teheran tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60. Presente l’Ambasciatore d’Italia in Iran, Giuseppe Perrone che ha tenuto a sottolineare come la Villa di Ponti sia emblematica dello stile italiano e costituisca una testimonianza straordinaria della collaborazione e dell’amicizia tra Italia e Iran. Durante la cerimonia è stato proiettato anche il decimo ed ultimo episodio della serie “Domus Eyes on Iran”, dedicato proprio a Villa Namazee che, come ha indicato nell’intervista per il video-documentario Salvatore Licitra, nipote del grande architetto milanese e curatore dell’Archivio Ponti, rappresenta “una delle espressioni più libere e complete del pensiero di Gio Ponti”.
Il capolavoro di Ponti pochi anni fa aveva rischiato la demolizione a cura della proprietà di allora che aveva intenzione di avviare un progetto di sviluppo immobiliare. Grazie a una mobilitazione senza precedenti della comunità di architetti locale, la Villa è stata salvata ed oggi continua a ergersi nella suo splendida semplicità, quale modello esemplare di “casa all’italiana“, tra le abitazioni borghesi ed i grattacieli di Niavaran, a Teheran nord.
Negli ultimi due anni l’Ambasciata d’Italia a Teheran ha promosso una continua attività di sensibilizzazione sul rilievo storico e architettonico dell’edificio di Ponti, culminata nell’organizzazione di eventi culturali nel sito della Villa stessa a conferma dell’importanza attribuita dalle istituzioni italiane a questo capolavoro dell’architettura italiana e alla sua preservazione e valorizzazione.
“Domus Eyes on Iran” è un’iniziativa volta a ripercorrere, attraverso 10 documentari prodotti dall’Ambasciata d’Italia a Teheran, le principali tappe (dagli anni ’50 ai giorni nostri) dell’interesse riservato da Domus a realizzazioni in Iran da parte di architetti e designer italiani e iraniani, sottolineando il ruolo italiano ed iraniano nella storia dell’architettura e del design moderno e le loro continue e feconde interazioni. Ogni episodio prende spunto da un articolo dedicato da Domus ad un’opera o ad un evento realizzato in Iran nel corso degli ultimi settant’anni per approfondirne i contenuti e seguirne gli sviluppi successivi.
Il fascicolo monografico che Domus ha dedicato a “Domus Eyes on Iran”, e che sarà distribuito insieme al numero di novembre della rivista in 89 Paesi (per un totale di circa 50.000 copie), includerà un articolo sulla villa di Ponti a Teheran, e altri nove reportage, incluso uno sull’avveniristico progetto di Gaetano Pesce del 1977 per la Biblioteca nazionale di Teheran.