Aumento delle indennità per i sindaci, vicesindaci e assessori. Con la nuova legge di bilancio il sindaco di una grande città potrebbe dover arrivare a guadagnare (dal 2022) il doppio di quanto percepisce attualmente. Per il momento si ragiona sulla base della bozza della legge di bilancio (che deve essere approvata entro il 31 dicembre).
Anche i sindaci delle altre città avranno degli aumenti, in proporzione alla grandezza del comune che amministrano. Insieme a loro, anche vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali potrebbero avere degli aumenti (anche loro in proporzione alla grandezza del comune).
L’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario “può essere incrementata, in misura graduale per ciascuno degli anni 2022, 2023 e in misura permanente a decorrere dall’anno 2024, sulla base del trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni”. E’ quanto si legge nella bozza della legge di bilancio predisposta dal governo.
Gli aumenti di stipendio saranno del 100 per cento per i sindaci metropolitani (cioè il doppio di quanto prendono attualmente), con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti.
Nella bozza della legge di bilancio si legge che l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario “può essere incrementata, in misura graduale per ciascuno degli anni 2022, 2023 e in misura permanente a decorrere dall’anno 2024, sulla base del trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni”.
Gli aumenti saranno del 100 per cento per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti.
Lo stipendio crescerà:
dell’80 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti;
del 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti;
del 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti;
del 35 per cento per i sindaci comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti; del 30 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti;
del 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti;
del 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti e del 16 per cento per i sindaci comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti.
Il Sole 24 Ore ha poi fatto i conti in tasca anche a vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali. La loro indennità verrà modulata in maniera proporzionale a quella dei loro sindaci. Anche qui, più grande è la città che amministrano, più alto sarà il compenso.
I vicesindaci delle città metropolitane possono arrivare a 7.500 euro nel 2022, 8.732 nel 2023 e 10350 nel 2024, con un incremento del 97%. Per gli assessori delle grandi città il compenso nel 2024 arriverà a 8.970 euro. La stessa cifra andrà ai presidenti dei consigli.