di Francesca Galici
Col suo nuovo libro, Un amore chiamato politica, Luigi Di Maio ha incrementato la sua personalissima raccolta di gaffe e continua a far parlare di sé. No, non per il suo amore non corrisposto con la politica ma per la serie di strafalcioni che è stato capace di inanellare fin da quando è salito sulla scena politica. Il ministro che ha abolito la povertà (degli eletti del M5s) è riuscito a farne uno anche nel volume da poco uscito in libreria, come testimonia il sito satirico Dagospia.
"A 24 ore dalla firma della Via della Seta partii alla volta di Washington, la mia prima visita ufficiale negli States. Arrivai alla Casa Bianca in veste di ministro dello Sviluppo economico e un po’ mi sorprese: era assai più piccola di come me la immaginavo, Mi accolse Michael Bolton, consigliere per la sicurezza di Trump", scrive Giggino, come riportato da Dagospia.
Di Maio si sarebbe dovuto sorprendere di più perché ad accoglierlo era arrivato l'autore di When a man loves a woman, più che per le dimensioni della Casa Bianca. Infatti, il consigliere per la sicurezza di Trump, era John Bolton. Una svista incredibile, che è passata intatta di revisione in revisione per arrivare sugli scaffali delle librerie. Resta da capire se Di Maio ha avuto la fortuna di assistere anche a un concerto privato del cantautore, perché nel libro non lo specifica. Ma forse bisogna aspettare il prossimo....