Giornalisti terroristi! E’ lo slogan e insieme l’avvertimento della piazza e dei cortei no vax. Giornalisti terroristi via di qui è il messaggio implicito ed esplicito di quella piazza e di quei cortei. I no vax, ovunque manifestano, i giornalisti non li vogliono. Non disdegnano di convincerli, anche fisicamente, ad allontanarsi, abbassare telecamere, girare al largo, non permettersi di fare domande. E’ una piazza quella no vax che in questo suo bisogno va accontentata: le andrebbe garantito il diritto a No news. Diritto a niente immagini e riprese di cortei e sit in. Niente immagini per i Tg e i tal-show televisivi. E niente foto per i giornali. E niente interviste e niente paginate e niente ospitate. E niente prima pagina e neanche pagina sette o diciassette. Niente pagina e basta. La piazza, il movimento e il sentimento no vax hanno meritato di gran lunga quel che chiedono: il diritto a non essere trattati in alcun modo dai giornalisti terroristi, il diritto al silenzio su di loro. Se solo i giornalisti e i giornali lo capissero e lo applicassero io diritto-dovere al silenzio su di loro, se solo non si faccessero vedere neanche uno a sit-in, cortei e comizi no vax. Tempo un paio di volte verrebbero richiamati e non più chiamati terroristi. (A proposito e sproposito di terrorismo, non si faceva opportunamente silenzio stampa sui documenti propagandisti Br? Allora nessuno si sognava di portare l’opinione brigatista nel confronto delle opinioni).