Gente d'Italia

Resurrexit o​ De Profundis? La Giunta per le elezioni decide sulle denunce dei brogli del voto all’Estero

di Mimmo Porpiglia

Martedì mattina potrebbero decidersi le sorti degli italiani all’estero, forse più di quanto lo siano stati in passato per altri importanti appuntamenti, a partire dalle quattro elezioni politiche che hanno portato in Parlamento per la prima volta i rappresentanti dell’Altra Italia che vive nel mondo.

La Giunta per le elezioni del Senato, dopo un lunghissimo e travagliato iter, ha finalmente deciso di contestare la controversa elezione del Senatore Adriano Cario e domani si riunirà per ascoltare in contraddittorio il diretto interessato ed il suo antagonista, quel Fabio Porta che da tre anni e mezzo ha raccolto prove e testimonianze per dimostrare che quell’elezione è stata viziata dall’esistenza di almeno quindicimila voti falsi.

Non è in gioco l’assegnazione di un seggio a un candidato rispetto ad un altro, nemmeno la vittoria di questo o quel partito. No, non siamo di fronte ad una classica disputa politica, dove la destra affronta la sinistra o viceversa. ​ Al contrario: le dichiarazioni raccolte da questo giornale (dalla Lega al PD, da Fratelli d’Italia a Italia Viva) ci dicono che per la prima volta esiste una unanime richiesta di pulizia e trasparenza sul voto all’estero, e che la lotta è tra quanti vogliono continuare a chiudere gli occhi e tollerare episodi di inquinamento del consenso elettorale all’estero e coloro che invece vorrebbero ridare dignità all’esercizio di questo diritto, ottenuto dopo anni di lotte e sacrifici combattute - bisogna riconoscerlo - soprattutto dal compianto Mirko Tremaglia

Anche GENTE D’ITALIA, che dal primo giorno ha seguito questa vicenda di per sé gravissima oltre che paradossale, vuole unire la propria voce a quella di migliaia di italiani onesti che da tutto il mondo ci hanno scritto chiedendo verità e giustizia su una vicenda inquietante oltre che oscura, del quale in questo momento oltre al Senato di stanno occupando le magistrature italiana e argentina.

La Giunta per le elezioni del Senato ha quindi un’occasione unica: sanzionando per la prima volta nella storia coloro che si sono beneficiati di un voto opaco e manipolato (come dimostrato dalle perizie disposte dal Pubblico Ministero su cinque sezioni elettorali e dal lavoro di indagine della stessa Giunta a seguito del sequestro di otto sezioni elettorali di Buenos Aires. ​ Il perito calligrafico ha infatti specificato che, esaminate 125 schede di una sezione e 100 di un’altra, non vi sono mani differenti per ogni scheda, bensì la presenza di gruppi di schede riconducibili a una stessa mano...)

Ma non solo: i componenti la Giunta dovranno stabilire anche un importantissimo precedente che funzionerà certamente da deterrente per quanti volessero in futuro cimentarsi nella riproposizione di un simile reato.​

Potrebbero insomma cantare il “Resurrexit” dopo anni di “De Profundis”, dimostrando che alla politica italiana stanno a cuore davvero gli italiani nel mondo e il loro futuro. Amen!

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