Gente d'Italia

Simone Billi (Lega): “Chiediamo ancora una volta il potenziamento della rete consolare”

 

"Ringrazio il Governo nella persona del Sottosegretario Della Vedova, la Farnesina nella persona del Direttore Generale, Vignali, e tutto il Comitato di Presidenza del CGIE.

Come parlamentare eletto all’estero ancora una volta evidenzio la situazione grave in cui versa la rete consolare.

Il taglio delle risorse della PA degli ultimi decenni ha avuto un impatto pesante anche nella Rete Consolare, a cui è addirittura corrisposto un aumento esponenziale di AIRE, 3 milioni nel 2006, più di 6 milioni oggi, come evidenziato anche nella Relazione di Governo in discussione oggi. La pandemia ha aggravato questa situazione, come ricordato in questa stessa Relazione, poichè molti Consolati hanno lavorato al 50% nell’anno passato, aumentando gli arretrati. In ultimo, la CIE ha comportato un aumento esponenziale di richieste di rinnovo inaspettato, aumentando ulteriormente il carico di lavoro dei Consolati.

Quindi aumentano gli italiani all’estero che trovano problemi nel rinnovo dei documenti. Mi chiedo però quanto la Farnesina ed il Governo siano a conoscenza della situazione, poichè alle code fisiche dentro i Consolati si è aggiunta la difficoltà a prendere un appuntamento online. Il Prenota Online e il Prenotami hanno raggiunto i 250.000 utenti, ma immagino che chi non riesce  a prendere un appuntamento non venga tracciato. Pertanto la Farnesina ed il Governo, immagino che non abbiano idea di quanti connazionali stanno cercando di prendere un appuntamento per il rinnovo del proprio documento senza successo.

Ho fatto alcune proposte per cercare di velocizzare il lavoro della Rete Consolare in due vertici con la Farnesina all’inizio dell’estate, mi piacerebbe sapere a che punto sono:

  1. La deroga al limite di permanenza a Roma di 18 mesi, per consentire ai 248 funzionari amministrativi neo-assunti a febbraio dalla Farnesina di fare domanda nella lista ordinaria dei posti funzione all’estero che uscirà a giugno 2021. La “robusta campagna di nuovi assunzioni” accennata nella Relazione va in questa direzione, ma non abbiamo dettagli a riguardo. Mi auguro che questa “robusta campagna” non rimanga una parola al vento! Inoltre, come sono state identificate le Sedi con maggiori carenze di personale? 
  2. In particolare, l’attuale concorso per circa 400 profili di seconda area non mi risulta sia stato portato a termine entro questa estate, come preventivato dalla Farnesina.
  3. Accellerare l’acquisto di nuovi kit per l’acquisizione delle impronte digitali, usati dai Funzionari Itineranti e dai Consoli Onorari.
  4. Permettere l’acquisizione delle impronte digitali tramite il kit, non solo per i passaporti, ma anche per le CIE.
  5. Semplificare la procedura di attivazione dello SPID dall’estero. Ritenuta necessaria la digitalizzazione della Rete Consolare anche grazie al Fast-It che, come riporta la relazione, ha garantito un aumento di pratiche dal 55% al 78%, ma non ancora sufficiente.
  6. Assumere nuovi contrattisti locali, che impattano molto meno sulle casse statali rispetto a quelli assunti dall’Italia.
  7. Completamento urgente dell’apertura degli Uffici consolari a Manchester e alle Canarie.
  8. Potenziamento della Rete dei Consoli Onorari (C.O.), con interventi a basso costo, semplici e veloci, in particolare:

8.a. Accesso alla RIPA da parte dei C.O., eventualmente in sola modalità lettura, ai Prenotaonline, Intranet, AnagAIRE, SIFC e ai Documenti di Viaggio Provvisorio (ETD), in modo che siano in grado di verificare in tempo reale la situazione anagrafica di un utente. Ovviamente vi sono programmi ai quali i C.O. non devono avere accesso, come ad esempio la contabilità oppure i visti.

8.b. Possibilità che i C.O. possano rilasciare gli ETD, per snellire e velocizzare il lavoro dei Consolati. Provvedimento utile soprattutto nei Paesi dove passano molti turisti italiani, come ad esempio Londra, Francia, Portogallo e Canarie. Da considerare che i C.O. degli altri Paesi europei già oggi possono rilasciare gli ETD ai propri connazionali.

8.c. Abilitare una PEC per ogni C.O. in modo che possano dialogare più agevolmente con i Comuni italiani, ad esempio per richiedere un documento o un certificato ad un Comune in Italia. Ad oggi il C.O. deve fare richiesta al proprio Consolato, che deve richiedere al Comune il documento e girarlo di nuovo al C.O.

8.d. Potenziare i corsi di formazione/aggiornamento per i C.O., anche online, che sono stati attivati da poco alla Farnesina ed il cui feedback che ho è estremamente positivo.”

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