Il programma di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 è suddiviso in 5 sezioni declinate con cinque verbi - Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova - sotto un unico tema, "La cultura non isola", ideato prima della pandemia e oggi più che mai attuale, che pone l'isola come luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell'uomo contemporaneo.
Vengono sviluppate tre categorie di progetti: Progetti Faro, che favoriscono processi di trasformazione, rigenerazione e rivitalizzazione urbana; Progetti Ancora, che approfondiscono le eredità culturali, con un forte impulso dalla dimensione locale alla visibilità nazionale ed internazionale; Progetti Comunità, volti a promuovere, facilitare e costruire comunità solidali, capitale sociale e beni relazionali.
Prima isola scelta dal Ministero della Cultura, in virtù del suo progetto, nato con un percorso di co-creazione che ha coinvolto la cittadinanza e che è stato ritenuto capace di rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese, Procida – la più piccola tra le tre isole del golfo di Napoli - raccoglierà il testimone da Parma il 14 gennaio 2022 e inaugurerà il suo anno da capitale il 22 gennaio, con un evento di 8 ore che, ispirandosi alla suggestione dei miti del mare, partirà dalla terraferma, attraverserà il golfo di Napoli per giungere sull'isola, coinvolgendo la comunità isolana attraverso performance teatrali, parate e uno spettacolo pirotecnico.
L'anno da Capitale è, per Procida, il compimento di un lungo percorso avviato con la presentazione della candidatura e che ha già registrato tappe significative, come la prestigiosa mostra "Panorama" di Italics dello scorso settembre, lo sviluppo di una eterogenea rete di collaborazioni nazionali e internazionali - con Enit Agenzia Nazionale del Turismo, il Consolato Generale Usa di Napoli, il Forum Austriaco di Cultura a Roma, fino alla recente sottoscrizione di un protocollo di intesa con la Rai Radiotelevisione Italiana S.p.a. -, la selezione quale best practice nell'azione "Cultural Heritage in Action" in Finlandia e l'avvio di un importante programma volontari che prevede preziosi scambi con Matera e Parma.
Un consistente impatto mediatico è stato generato intorno all'isola e al progetto: un italiano su due già a luglio sapeva che Procida sarà Capitale italiana della Cultura nel 2022 (indagine Doxa promossa dalla Regione Campania), ne hanno parlato anche, tra gli altri - New York Times, Cnn e The Guardian - National Geographic ha scelto Procida quale una delle 25 mete da visitare nel mondo nel 2022.
La governance di Procida Capitale Italiana della Cultura vede insieme il Comune di Procida e la Regione Campania in un accordo di collaborazione, che si è tradotto nella creazione di una cabina di regia per il coordinamento, la realizzazione e il monitoraggio degli interventi.
La Regione ha già programmato, per rendere realizzabile il progetto di Procida Capitale della Cultura 2022, lo stanziamento di 8.730.412,63 euro, cifra destinata allo sviluppo del programma culturale, alla realizzazione di interventi integrativi e complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale campano e a opere infrastrutturali di rilievo, primo fra tutti il restauro e la riqualificazione di Palazzo d'Avalos. Inoltre, la Regione assicura il potenziamento dei trasporti via terra e via mare nonché dei servizi sanitari affinché il programma culturale si svolga in sicurezza, nel pieno rispetto delle regole anti-Covid. Il Ministero della Cultura ha stanziato per Procida Capitale 1 milione di euro.
Le grandi mostre
I Greci prima dei Greci (giugno-settembre), in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli condivisa con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Civico di Procida, racconta – attraverso un percorso diffuso tra i tre siti – il ruolo centrale della cultura ellenica nello sviluppo socio-economico e culturale della Campania e dell'intero Meridione.
Sarà invece il complesso monumentale di Palazzo d'Avalos, uno dei luoghi della rigenerazione di Procida 2022, a ospitare SprigionARTI (maggio-dicembre), una mostra di arte contemporanea con opere site-specific di Jan Fabre, Andrea Anastasio, Francesco Arena, Foma Fantasma con la curatela di Vincenzo De Bellis e Agostino Riitano.
La fotografia è protagonista del progetto Abitare metafisico (ottobre-dicembre) di Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi della contemporaneità, le cui opere – in un percorso diffuso tra le architetture dell'isola – raccontano l'identità di Procida, indagata dal maestro in uno straordinario percorso pluriennale.
Un altro grande interprete della fotografia contemporanea, Antonio Biasiucci, dà vita alla mostra Una Sola Moltitudine (giugno-settembre), che racconta la condizione di vita dei detenuti dell'ex carcere di Palazzo d'Avalos attraverso suppellettili e indumenti abbandonati.
I temi dell'ecosostenibilità, della lotta al climate change e del recupero dell'armonia con il pianeta attraversano l'intero programma culturale: tutti gli eventi sono plastic-free e il tema del riutilizzo ispira una serie di progetti, a cominciare da I misteri del Venerdì Santo (aprile), che prevede laboratori artigianali e workshop per favorire il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali nell'allestimento dei celebri carri allegorici che caratterizzano la storica processione pre-pasquale, tra i riti identitari più sentiti sull'isola.
Un messaggio forte è anche quello de La flotta di carta (aprile): migliaia di barche di carta, origami realizzati dagli studenti procidani e flegrei, attraverseranno il golfo di Napoli per sensibilizzare al rispetto dell'ambiente. A guidarla, l'artista tedesco Frank Bölter, che navigherà su una barca di carta lunga trenta piedi.
Il materiale "rifiutato" ispira anche Riciclarcere (29-30 settembre), con professionisti internazionali del riciclaggio artistico impegnati nella valorizzazione di oggetti in disuso, in primis metalli, bidoni e lamiere.
Di antropocene e sostenibilità si discute negli incontri Esercizi sul futuro (marzo-dicembre), che chiama sull'isola alcuni tra i grandi pensatori della contemporaneità. La scienza è il filo conduttore di due progetti - La sapienza della folla e Scienza aperta, per una democrazia della conoscenza - che chiamano a raccolta i cittadini affinché contribuiscano ad ampliare la conoscenza di ambiente e natura. E al mare del golfo di Napoli, alla sua tutela e al patrimonio naturale e culturale che custodisce è dedicata la mostra fotografica Watersurface (agosto-dicembre), con scatti subacquei di Pasquale Vassallo, Guido Villani e di Nicholas Samaras, già autore dell'iconica foto di un ippocampo aggrappato a una mascherina.