di Matteo Forciniti
 
È stato un ritorno senz’altro speciale quello della Fiesta de las Migraciones, il tradizionale appuntamento all’insegna del multiculturalismo organizzato dalla Red de Apoyo al Migrante presso il Mumi, il Museo de las Migraciones di Montevideo. Nel fine settimana si è svolta una nuova edizione della festa che è tornata a riunire tutte le collettività di immigrati in Uruguay dopo lo stop del 2020 dovuto alla pandemia.
Gastronomia, cultura, musica, balli, spettacoli e tradizioni: tutto questo e tanto altro ancora ha accompagnato l’undicesima edizione di una festa molto attesa nel cuore della Ciudad Vieja. Come di consuetudine tante collettività hanno partecipato approfittando di una straordinaria occasione di visibilità. Così come quanto già avvenuto in passato, per l’Italia questa volta non ci sono stati stand e l’unica presenza si è avuta con la musica attraverso le esibizioni di due cori: sabato pomeriggio è salito sul palco prima il gruppo friulano Voci e Pensieri, poi il Coro Gioia. Più sfortunato è stato invece il coro del Circolo Italiano della Costa de Oro che ha dovuto sospendere la sua esibizione prevista domenica a causa del mal tempo.
L’ultima volta, nel 2019, la presenza italiana aveva avuto anche uno stand condiviso da Efasce insieme all’Associazione Calabrese con la vendita di prodotti tipici. “Purtroppo questa volta ciò non è stato possibile per vari motivi” ha spiegato Claudia Girardo, responsabile di Efasce, l’Ente Friulano dell’Uruguay. “Abbiamo avuto poco tempo nell’organizzazione, poi tanto i costi economici come gli sforzi personali erano troppo eccessivi per poterli sostenere da soli. Tra l’altro il fine settimana scelto per la festa per noi era un po’ difficile dato che molti avevano già altri impegni.
La Fiesta de las Migraciones è una bella iniziativa che riunisce tantissimi partecipanti ma è un appuntamento abbastanza esigente nella preparazione e nella presenza dello stand dato che si punta soprattutto sulla parte gastronomica più che sulla parte culturale. In ogni caso almeno abbiamo assicurato la nostra presenza partecipando con il coro”.
Come ha anticipato la presidente di Efasce, questo è “un periodo di grandi preparativi” dato che a breve, sempre al Mumi, “verrà inaugurata una mostra sull’immigrazione italiana in Uruguay alla quale parteciperanno diverse associazioni. In questo periodo, tra le altre cose, stiamo concentrando i nostri sforzi sulla mostra”. Un approccio molto simile è stato anche quello del Coro Gioia come ha raccontato Marisa Contini: “Abbiamo partecipato alla festa più che altro per un atto di collaborazione e per portare un po’ di Italia con le canzoni. Nutriamo grandi aspettative per la nostra prossima esibizione che si svolgerà con l’inaugurazione della mostra italiana”.