In merito al grave accadimento di lunedì (il mancato ingresso all'interno dello sportello Inform Italia del giornalista de 'La Gente d'Italia' Matteo Forciniti allo spoglio elettorale per il rinnovo dei Comites) ci aspettavamo, nella giornata di ieri, la risposta dell'ambasciatore Iannuzzi.
Già, perché Inform Italia altro non è che una diramazione dell'ambasciata stessa. Invece, nisba. Una nota è arrivata dal nuovo capo della cancelleria consolare che ha cercato di giustificare l'accaduto asserendo che il seggio elettorale è gestito dai suoi componenti e che inoltre non erano presenti, al momento della decisione di tenere fuori Forciniti, funzionari dell'ambasciata.
Ma come, in casa vostra comanderebbero altri? E allora chi avrebbe preso la decisione di mettere il bavaglio a questo giornale? Chi si è preso questa responsabilità e si è arrogato il diritto (eufemismo) di non far entrare un giornalista all'interno della sezione? Perché non poteva entrare? Perché è bene ricordare che lo spoglio è pubblico. Ci preme ricordare all'ambasciata che non siamo nella Casa degli Italiani (dove nel caso sarebbe ospite), ma appunto una sua costola. Riteniamo che sia troppo facile uscirsene con una velina e dire in pratica 'noi non c'eravamo'.
L'ambasciata di Montevideo dovrebbe essere il punto di riferimento per tutta la collettività italica, nel nome del rigore e della democrazia: Forciniti non é un traduttore d'italiano e non fa il giornalista a tempo perso, ma é iscritto all'Ordine dei Giornalisti ha un regolare contratto di lavoro con questo giornale e lo svolge l'attivitá giornalistica con noi a tempo pieno. E soprattutto conosce bene il suo mestiere, come, lasciatecelo dire, noi. Questo non é un "giornaletto" come con fare denigratorio viene classificato da qualcuno all'interno dell'ambasciata di Montevideo.... É confezionato da giornalisti veri, professionisti affermati e collaboratori autorevoli.... E Matteo Forciniti ha dimostrato nel tempo di saper fare degnamente questo mestiere.
Lunedí pomeriggio era andato allo sportello per fare il proprio lavoro. Non gli è stato consentito proprio in quello che dovrebbe essere un tempio della democrazia: questo è un fatto oggettivo. Nella velina inviata ieri dalla cancelleria consolare ci aspettavamo almeno una dichiarazione di Iannuzzi, almeno un mea culpa, un "scusate.... non accadrá piú...." e almeno il nome di chi ha estratto il cartellino rosso a un serio giornalista mortificato per essere stato messo alla porta. Come nelle peggiori dittature. Invece, nella nota, tanta fuffa. Che non fa chiarezza. Perché il punto è uno e uno soltanto: chi si prende la responsabilità del tutto? Chi ha detto alla guardia che Forciniti era in pratica non gradito?
Che poi gradito lo deve essere al direttore del giornale, perché é a lui che deve dare conto di ciò che vede e sente. Una situazione davvero imbarazzante. La velina di cui sopra voleva dare é scritto "delle precisazioni ai lettori"...., ma le precisazioni ai nostri Lettori le diamo noi e soltanto noi, l'ambasciata può tranquillamente usufruire del proprio sito. Come ha fatto fino ad oggi con le solite foto sorridenti di partecipanti a manifestazioni per pochi intimi. ( Piccato docet...)
E chiedendo ogni tanto l'appoggio di questo giornale per dare risalto ad un avvenimento e raggiungere cosí un maggior numero di cittadini italiani sia sul cartaceo che sul web ( dove superiamo i 20mila contatti al giorno.... Tutti certificati.....) Un po' come é successo nei giorni scorsi con la Settimana della cucina italiana dove a conferenza giá terminata una societá di comunicazione uruguaiana - e non come sarebbe stato logico l'ambasciata - ha inviato un comunicato dell'evento alla nostra mail con la preghiera di pubblicarlo... Una velina, una velina, come se fossimo degli impiegati e non professionisti della notizia..... Veline di una veritá a senso unico logicamente... come piacerebbe a qualcuno....Velina di un avvenimento cui non siamo stati invitati e nella quale il compitino era giá fatto.....
Pubblica e zitto, caro giornalista, questa é la notizia.....
Eh, no! Basta, per carità, all'arroganza del potere, al voler sempre essere superiori anche alle leggi. Basta atti di prepotenza o di menefreghismo che altro non fanno che allontanare le persone dalla vita politica. Ma forse qualcuno vuole proprio questo? E allora togliete il voto all'estero se deve servire solo ad aumentare i potentati locali.
Alla fine di tutto comunque le domanda restano due: chi non ha fatto entrare Forciniti? E perché? Attendiamo risposte. Vogliamo la veritá. E con noi anche politici e istituzioni democratiche.... Che hanno anticipato prossime interrogazioni parlamentari al Ministero degli Esteri ed al Governo....
dalla Redazione