Caro Direttore, 

E pensare che tutti pensavamo che i brogli elettorali li facevano soltanto alcuni candidati al Parlamento italiano!!! Anche qui, nel piccolo Uruguay, un quarto dei plichi é arrivato, non si sa, in che mani.

Dopo gli eccessi, come non lasciar entrare un giornalista italiano di GENTE D’ITALIA allo scrutinio  e la reazione delle liste perdenti, tutto fa pensare che, qualcuno, ha messo le mani anche nelle elezioni 2021 del nostro COMITES.

Quando ricordiamo che hanno votato piú italiani per il primo COEMIT del 1986, con una comunità di circa 30.000 persone e 23.000 aventi diritto, come si spiega che, dopo 35 anni da quella data, con 95.000 aventi diritto, hanno chiesto di votare 4.691? e la domanda è la stessa che ha espresso il nostro compagno di lavoro Matteo Forciniti. Dove é andata a finire la quarta parte dei plichi elettorali?

Tesserino sanitario gratuito e cittadinanza veloce, sono argomenti cosí ridicoli oggi!! Non dipende da una lista poter raggiungere questi traguardi che vorrebbero tutti i cittadini italiani nel mondo, ma dalla volontá delle autorità politiche italiane, che hanno in mano la vita delle nostre comunità estere. Crederci é solo fantasia a basso prezzo!

Dopo aver guidato la lotta che si é vinta per eliminare dal Parlamento italiano un cittadino argentino che é andato a finire sbranato dalle “IENE”, il nostro giornale ha il dovere di cercare un po’ di luce anche su questo fattaccio che ci infanga anche come collettività. Aldilá del fatto che è totalmente anti-democratico che un avente diritto di votare debba iscriversi per votare, vediamo ora che, una grande quantitá di plichi, è andato a finire nella spazzatura. Dare la colpa oggi al Correo  Uruguayo è, non soltanto ridicolo, ma anche offensivo e questo è da denunciare.

Noi di GENTE siamo sempre qui, a cercare di chiarire, con elementi solidi, ció che è accaduto e, soprattutto, ció che potrá accadere in futuro se una lista si becca il 75% dei voti in forma, almeno, dubbiosa!

Il nostro lavoro continua e saremo, come nel caso di Adriano Cario, i primi a denunciare qualsiasi tipo di broglio elettorale

STEFANO CASINI