Fanno (ancora) discutere le dichiarazioni del segretario del Pd Enrico Letta, rilasciate al Corriere della Sera, secondo cui è bene che il successore di Mattarella "sia eletto da una larga maggioranza e con un largo sostegno". E che se, in questa scelta, si riuscisse a comprendere anche l'opposizione - e dunque Fratelli d'Italia - "sarebbe una buona cosa. Come è successo nelle fasi difficili della vita repubblicana".
Per il leader dem, tutti devono partecipare alla scelta del nuovo Presidente della Repubblica, anche chi, come, appunto, il partito di Giorgia Meloni non fa parte della coalizione di governo. Un appeasement, questo, sottilmente snobbato dal segretario leghista Matteo Salvini. "Ora mi sto occupando della legge di bilancio. Lascio che si diverta Letta a parlare di Quirinale" ha commentato l'ex ministro dell'Interno.
Più possibilista, invece, Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia, a sua volta intervistato dal Corsera. "Sono convinto anch'io che l'attuale opposizione di FdI deve essere coinvolta" ha detto. E se non ci si riuscisse? "In questo caso - la risposta - nessuno considera 'una forzatura' la candidatura di Berlusconi, tanto per fare un esempio".