Politica e chiesa unite in nome della solidarietà e dell'assistenza ai più bisognosi. "Ogni persona umana è preziosa, ha un valore che non dipende da quello che ha o dalle sue abilità, ma dal semplice fatto che è persona, immagine di Dio". Lo ha detto, ieri Papa Francesco, ricevendo in udienza i membri dell'Istituto Serafico di Assisi, in occasione del 150° anniversario di fondazione dell’Istituto.
"Se la disabilità o la malattia rendono la vita più difficile, questa non è meno degna di essere vissuta, e vissuta fino in fondo" ha aggiunto Bergoglio. "È importante guardare al disabile come a uno di noi, che deve stare al centro della nostra cura e della nostra premura, e anche al centro dell'attenzione di tutti e della politica. È un obiettivo di civiltà" ha rimarcato ancora il Pontefice.
A stretto giro, come se avesse ascoltato le parole del Pontefice, anche il premier italiano Mario Draghi è intervenuto sull'argomento. E lo ha fatto durante la Conferenza nazionale sulla disabilità dove ha smentito la notizia relativa alla paventata riduzione dei fondi (200 milioni) destinati, in manovra, alle persone con disabilità. "Non è vero, vorrei rassicurare su questo: le risorse sono state anche aumentate" ha spiegato il presidente del Consiglio, rilanciando: "Ognuno ha il diritto di seguire le proprie aspirazioni, per questo l'assistenza deve seguire l'unicità di ogni persona".
"La pandemia ha reso più urgente procedere in questo senso ma al contempo - ha sottolineato ancora l'ex numero uno della Bce - si è reso più difficile realizzarlo in ambito scolastico, dove molti studenti con disabilità non hanno potuto seguire le lezioni in presenza o con la dovuta assistenza e supporto. Costituire un ufficio per questo, nell'ambito della Presidenza del Consiglio, è uno sprone a far sì che tutti i ministri siano coinvolti" ha concluso