di Alessandro Camilli
Non vaccinati ancora circa cinque milioni e mezzo di adulti, in particolare nella fascia d’età tra i trenta e i cinquanta anni. Ancora non vaccinati in gran parte per scelta, non di rado ostinata. Cinque milioni e mezzo di individui, cui vanno aggiunti i non vaccinabili sotto i cinque anni di età e ad ora il più dei bambini tra i cinque e gli undici anni per i quali la vaccinazione è di fatto appena partita, bastano e avanzano numericamente per costituire bacino di dimora e sviluppo del contagio. Bastano e avanzano numericamente per fare da motore e carburante ai 200 mila contagi quotidiani che sembrano attenderci in questo mese di gennaio. Basterebbero i cinque e passa milioni più le addizioni da fare alla cifra. Ma c’è anche un moltiplicatore.
Cinque milioni e mezzo moltiplicati per…il moltiplicatore dei mancati controlli. Il moltiplicatore dei controlli di fatto impossibili (il caffè al bancone del bar solo se vaccinati). Il moltiplicatore dei controlli elusi e ignorati (il tavolo dello stesso bar, il tavolo del ristorante, la gran parte dei mezzi di trasporto pubblico). Il moltiplicatore dei controlli evasi (le infinite eccezioni che esercenti di pubbliche attività concedono e si concedono per…praticità). Quanti e quante volte sul bus, in metro, al supermercato, al ristorante, allo stadio, a negozio…i non vaccinati passano oltre i controlli perché il controllo non c’è o e sbrigativo, burocratico o perforato appunto da consapevoli “eccezioni”?
Cinque milioni e mezzo moltiplicati chissà quanto per il moltiplicatore dei mancati controlli, cui va aggiunto l’effetto di altro moltiplicatore dei contatti dei non vaccinato con il resto della popolazione: la normativa e la postura istituzionale e avvocatesca sulla privacy. Di fatto il moltiplicatore di una omertà sanitaria travestita da privacy il non poter sapere, ad esempio in una scuola o su un posto di lavoro, chi è vaccinato e chi no.
Terzo moltiplicatore dell’azione di mala sanità pubblica da parte dei non vaccinati è la truffa, l’espediente, l’imbroglio. Il moltiplicatore, basso ma non infimo quanto a dimensioni, di chi fabbrica, vende, spaccia e poi di chi compra e usa certificazioni vaccinali e Green Pass falsi.
Quanto da 5,5 milioni moltiplicato per una, e poi due e poi tre volte per moltiplicatori evidenti ma estremante difficili da quantificare? Fa tanto, fa una circolazione della popolazione non vaccinata in ancora diffusa osmosi sociale con quella vaccinata. Fa che i due gruppi di popolazione possano scambiarsi in gran quantità il contagio. Si contagiano infatti con ormai diffusa e comprovata frequenza anche i vaccinati. In particolare i 15/20 milioni di vaccinati con sole due dosi di cui l’ultima da quattro/cinque mesi. Si contagiano anche i vaccinati in terza dose. La vaccinazione, o meglio il ciclo vaccinale, protegge in maniera massiccia e affidabile dalla malattia severa e dal ricovero, dal contagio invece non protegge, al contagiarsi offre esile barriera. Se quindi la linea del contagio va da soggetto vaccinato a soggetto non vaccinato quest’ultimo si contagia, si ammala spesso seriamente, rischia concretamente ospedale o peggio. Gli alti tassi dio contatti sociali sono molto pericolosi per i non vaccinati, limitarli quando ci si riesce non è mettere i non vaccinati in un ghetto, è far un favore alla loro salute. Se invece il contagio viaggia da non vaccinato a vaccinato la “qualità” della malattia contratta scende ma la “quantità” dell’epidemia viaggia alta e veloce. E anche con un tasso di ospedalizzazione dello 0,5 per cento (quindi basso) 200 mila contagi al giorno fanno mille persone al giorno in ospedale. E’ una proporzione alla lunga (neanche tanto lunga) insostenibile. Ed è una proporzione sostenuta, fortemente sostenuta, dalle tante moltiplicazioni degli effetti di quei cinque milioni e mezzo di non vaccinati.