Il presidente della Camera Roberto Fico è stato intervistato in a "Mezz'ora in più", in onda su Rai3. Il tema centrale sono state, naturalmente le elezioni per la presidenza della Repubblica, in programma a partire dal prossimo 24 gennaio. Chiaro il messaggio del primo inquilino di Palazzo Montecitorio, che sembra chiudere - almeno per quanto concerne la componente pentastellata (di cui egli è espressione) - implicitamente alla nomination di Silvio Berlusconi.
AUSPICIO E' PROFILO DI ALTA MORALITA'
"L'auspicio è quello di un profilo di alta moralità, aderente alla nostra Costituzione e ai principi e valori forti che rappresentano in tutto e per tutto il nostro Paese, che è un Paese dove c'è una grande civiltà" ha precisato Fico, secondo cui per il Colle serve "un presidente" che "deve essere ancorato a questi valori di una grande Repubblica, troppo spesso bistrattata".
ARRIVARE A NOME CONDIVISO
"Spero che tutte le forze politiche abbiano fino in fondo la responsabilità, come è stato in questi due anni, per arrivare a un nome il più possibile condiviso", ribadisce ancora il presidente della Camera.
FARE QUELLO CHE SERVE AL POPOLO
"Confido che" i partiti "arrivino a una responsabilità giusta in un momento di grande difficoltà: oggi quella responsabilità è ancora più alta, perché siamo in un'emergenza conclamata e dobbiamo riuscire a fare tutto quello che serve al nostro popolo", prosegue.
NESSUN IMPATTO SU SITUAZIONE POLITICA
E poi ancora: "Sulla situazione politica non ci sarà nessun impatto" della scansione delle votazioni, "perché è già annunciato che sarà una votazione al giorno, potrebbe essere cambiata nella capigruppo congiunta ma in linea di massima già si sa che sarà così".
SPERIAMO IN ELEZIONE ENTRO IL 3 FEBBRAIO
Certo, prosegue Fico: "allunga un po' i tempi, ma per l'elezione del nuovo capo dello Stato ogni votazione è buona, arrivare al 3 febbraio, alla scadenza del mandato di Sergio Mattarella, sarebbe un po' sui generis. Ma sono fiducioso perché ci sono tante votazioni e si vota a oltranza, anche il sabato e la domenica”.
VOTO IN SICUREZZA
Ma la pandemia potrebbe creare qualche problema sulle votazioni? “Questi sono stati due anni difficili per il Covid, ma il Parlamento è sempre rimasto aperto e sarà così anche per l'elezione del Presidente della Repubblica”. Fico ha annunciato che sono stati approntati protocolli di sicurezza in vista del voto.
POSITIVI NON POSSONO VOTARE
Per quanto concerne i contagiati: "i positivi - ha precisato il presidente della Camera - in questo momento a norma di legge non possono votare: abbiamo avuto una conferenza dei capigruppo dove è stato sollevato questo problema e ne abbiamo una anche domani. L'istruttoria continua". "Questa decisione - ha aggiunto Fico - non comporta alcuna violazione della procedura né costituzionale". "In questo momento di emergenza sanitaria conclamata - ha aggiunto - non dobbiamo dare messaggi sbagliati alla cittadinanza, fermo restando che ne discuteremo ancora".
NON VACCINATI? COL TAMPONE POSSONO VOTARE
Sul versante dei non vaccinati, invece: "oggi, alla Camera -ribadisce Fico- come in tutte le altre sedi istituzionali, può entrare con il tampone. Quindi può venire a votare con il tampone. In questi due anni - garantisce Fico- abbiamo lavorato in modo molto serrato, abbiamo avuto un'organizzazione scientifica tant'è che alla Camera, un luogo molto frequentato, non abbiamo mai avuto un cluster, un focolaio. Siamo riusciti garantendo a pieno regime la funzione legislativa e l'abbiamo fatto nel migliore dei modi".
ALLO STATO CI SONO 29 POSITIVI
"Allo stato, alla Camera ci sono 29 deputati positivi con la curva in discesa. Non so quanti ce ne siamo al Senato, penso tra 6 e gli 8...'' ipotizza. ''Ci teniamo che al giuramento del nuovo capo dello Stato ci possano essere tutti i grandi elettori. E quindi saranno tutti tamponati con un tampone rapido di ultima generazione che faremo fare prima di entrare in Aula".