Il farmaco anti-Covid per via orale prodotto da Pfizer, il Paxlovid, ha ricevuto l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata da parte dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco.
Paxlovid "ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave" ha detto la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides dopo l'ok dell'Ema al farmaco anti-Covid. "Con l'autorizzazione di Paxlovid questa settimana sono 6 i farmaci contro il Covid-19 autorizzati nell'ambito della strategia terapeutica Ue e – aggiunge – altri arriveranno nelle prossime settimane". La pillola di Pfizer "è il primo antivirale orale per uso domestico nel nostro portafoglio e abbiamo visto prove promettenti della sua efficacia contro Omicron e altre varianti".
Stando al comunicato diramato dalla Pfizer, il Paxlovid – il principio attivo è il nirmatrelvir e il ritonavir – sarebbe efficace in misura significativamente maggiore rispetto a molnupiravir (la pillola Merck) che si ferma a un 30% di efficacia. Paxlovid è un medicinale antivirale orale che "riduce la capacità di SARS-CoV-2 (il virus che causa COVID-19) di moltiplicarsi nell'organismo", spiega una nota di Ema.
Come detto contiene due principi attivi, il nirmatrelvir e ritonavir, in due compresse diverse. Il primo agisce riducendo la capacità del virus SARS-CoV-2 di moltiplicarsi nell'organismo mentre il secondo prolunga l'azione del primo consentendogli di rimanere più a lungo nell'organismo.
Secondo le indicazioni dello CHMP (Comitato per i medicinali per uso umano), il Paxlovid è indicato per il trattamento del COVID-19 negli adulti non in gravi condizioni ma a rischio peggioramento cioè alle persone che non necessitano di ossigeno e che sono ad alto rischio che la malattia diventi grave. Una decisione a cui il comitato è arrivato valutando i risultati di uno studio che ha dimostrato che il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri e i decessi nei pazienti che avevano almeno una condizione preesistente che li metteva a rischio di COVID-19 grave.
In Italia dal 4 gennaio è già disponibile la pillola anti-Covid di Merck (molnupiravir), che però ha dimostrato un'efficacia ridotta rispetto ai primi dati. Resta ovviamente uno strumento per combattere il Covid in determinate situazioni per specifici pazienti. L'uso è suggerito per i soggetti ad alto rischio. Sono, invece, esclusi per il momento gli under 18 e le donne in gravidanza o in allattamento.
Al 19 gennaio in Italia risultano in totale 1.492 i pazienti Covid avviati al trattamento a casa con la pillola antivirale molnupiravir. E' il dato che emerge dal primo report dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sul monitoraggio degli antivirali per la terapia di Covid-19.