di ROBERTO ZANNI
Prima che il martello potesse dare il 'colpo' definitivo, due anonimi offerenti si sono sfidati a suon di 100.000 dollari alla volta. Si è andati avanti per sei minuti prima che il 'Cristo dei dolori' l'opera di Sandro Botticelli messa all'asta da Sotheby's a New York venisse aggiudicata per la stratosferica somma di 45,4 milioni di dollari. Il dipinto durante l'asta era stato appeso da solo, in una oscurità sepolcrale, attorniato da alcune fotografie di altri celeberrimi dipinti che nel recente passato erano stati venduti. La storia di questa opera 'L'uomo dei dolori' o 'Cristo dei dolori' è abbastanza strana. Per lunghissimi anni infatti è stato trascurato, considerato solo un lavoro degli assistenti del Maestro, quelli della sua bottega. Per dare un'idea di quanto poco i critici lo avessero tenuto in considerazione, basta andare indietro una cinquantina d'anni. Era infatti il 1963 quando per l'ultima volta venne messo all'asta per essere acquistato a una cifra 1740 volte inferiore all'attuale: appena 26.000 dollari che anche rivalutati ad oggi sono davvero poco, anzi nulla. In quegli anni fu Ronald Lightbown, al momento uno dei più importanti studiosi di Botticelli, a catalogare il 'Cristo dei dolori' come opera di bottega e di scuola, questo nel 1978. Successivamente, e siamo al 2005, nella monografia di Frank Zöllner fu raggruppato tra i prodotti di bottega tardiva della cerchia di Botticelli. "È stato il prezzo giusto - ha affermato dopo l'asta milionaria Marco Voena, partner di Robilant+Voena, notissimi mercanti d'arte - quello fu un periodo difficile per Botticelli". L'opera oggi è stata classificata da Sotheby's come il 'capolavoro definitivo della tarda carriera di Botticelli'. È del 1500 circa, periodo in cui, secondo quanto scrisse Giorgio Vasari nel 1550 "il pittore fiorentino cadde sotto l'influenza della predicazione di fuoco e zolfo del frate dominicano Girolamo Savonarola, diventandone un adepto". E le opere del periodo successivo di Botticelli sono state viste dagli studiosi moderni come intrise di un intenso fervore religioso. L'asta di New York era stata pubblicizzata in tutto il mondo con addirittura un tour di marketing che ha toccato le grandi metropoli come Los Angeles, Dubai, Londra. E al momento di mettere in vendita il 'Cristo dei dolori' l'emozione era massima a New York. Una giornata indimenticabile anche perchè accanto alla grande star c'erano altri 55 lotti di maestri, grandi e piccoli, della pittura e della scultura. C'era la certezza di una vendita a un prezzo minimo di 40 milioni di dollari grazie a quella che in gergo viene chiamata 'irrevocable bid', offerta irrevocabile minima garantita da un garante terzo che alla fine non ha partecipato alla battaglia dei 100.000 dollari, lasciando ad altri due offerenti la possibilità di aggiudicarsi la straordinaria opera. Momenti di grande tensione per arrivare alla fine ai 45,4 milioni di dollari, l'offerta vincente che poi è stata presa in consegna da Elisabeth Lobkowicz, uno degli specialisti di Sotheby's. L'anno scorso, sempre da Sotheby's a New York e ancora alla fine di gennaio, era stato aggiudicato per la cifra record di 92 milioni di dollari un'altra opera di Botticelli 'Ritratto di giovane con tondo di Santo', secondo dipinto di epoca rinascimentale e barocca più costoso della storia dopo il 'Salvador Mundi' di Leonardo da Vinci che nel 2017 era stato venduto per la stratosferica cifra di 450 milioni di dollari.