Sergio Mattarella (foto: depositphotos)

Di Stefano Casini 

Quando alla Casa degli Italiani, un paio di anni fa,  il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto incontrare la comunità italiana, il nostro Direttore aveva giá preparato una celebrazione molto particolare per la prima figura Costituzionale della nostra Nazione.

Porpiglia e Mattarella si conoscono da molti anni per il vincolo giornalistico del nostro Direttore in quanto da inviato speciale al Corriere della Sera e poi Capo della cronaca giudiziaria e Vicedirettore di uno dei piú importanti quotidiani del paese: IL MATTINO.

La simpatia del Presidente Mattarella, la sua dolcezza come italiano e protettore dei nostri costumi e tradizioni, ha fatto la sua parte e, con un enorme orgoglio per noi, Mattarella ha rilasciato ad ognuno dei giornalisti di GENTE D’ITALIA una targa commemorativa del momento nel quale, come altri Presidenti (Saragat, Salfaro o Ciampi), anche Mattarella ha lasciato una profonda impronta nel nostro collettivo.

L’attuale situazione politica italiana, anche se le situazioni difficili, sono sempre state presenti da decenni, aveva bisogno di un “super partes assoluto”, un uomo con la fermezza di una roccia ma con il cuore di un bambino e una diplomazia fuori dal comune. Per alcuni giorni, molti concittadini hanno avuto paura di avere, sul Colle, un Presidente out-sider, un Berlusconi (troppo di parte) o personaggi assolutamente sconosciuti dagli italiani all’estero. 

Per fortuna, ha regnato l’equilibrio e Mattarella affronta un nuovo settennale che, sicuramente, avrá, nella sua saggezza e la sua ispirazione politica, una garanzia imprescindibile per il nostro paese.

Sergio Mattarella ha accettato la sfida ed é rimasto in campo! Ai suoi 81 anni non è facile restare in sella di un paese come il nostro. Sappiamo che la nostra Democrazia non è presidenzialista, sappiamo che non sará lui ad condurre l’Italia, ma sappiamo anche che, un Presidente della Repubblica, da noi, deve essere un uomo di fiducia, un uomo che deve essere preparato politicamente e socialmente, conoscere bene gli intrallazzi di palazzo e controllare, molto spesso, personaggi che escono dai canoni della coerenza o il buon senso.

Resta Mattarella, resta un grande Presidente, che, durante il suo mandato, ha tenuto a bada con una diplomazia invidiabile, il nostro spettro politico, ma, soprattutto, i valori del paese dove è nata la Cultura Occidentale

STEFANO CASINI