Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi si spinge avanti, affermando, in pratica, che piano piano le restrizioni saranno allentate. Per via del fatto che gli ultimi dati parlano di un ridimensionamento del contagio del Coronavirus. Ieri il premier ha presentato in un nuovo Consiglio dei ministri nuovi provvedimenti che “vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese”. E ancora: “Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell'evidenza scientifica, e continuando a seguire l'andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”.
Parole, queste, che attualmente si possono dire perché i dati sulle sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. “Vogliamo un'Italia sempre più aperta – ha continuato Draghi - soprattutto per i nostri ragazzi. Vogliamo limitare di molto l'uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe”. Nello specifico, fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, l'attività didattica prosegue per tutti in presenza con l'utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte dei docenti fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell'ultimo caso accertato positivo al Covid-19.
In tali casi, è fatto comunque obbligo di effettuare un test antigenico rapido o molecolare o test antigenico autosomministrato per la rilevazione dell'antigene Sars-CoV-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato l'esito negativo è attestato tramite autocertificazione”. Ma non solo scuola, perché tra i provvedimenti di ieri c’è la decisione di eliminare le restrizioni, anche in zona rossa, per chi è vaccinato. Inoltre, la validità del green pass per chi ha tre dosi, oppure due dosi ed ha già avuto il Covid, diverrà indefinita”. Ma c’è da segnalare un nuovo piccolo caso che riguarda la Lega, che ieri in Cdm non ha partecipato alle nuove norme Covid in merito alla didattica a distanza e comunque approvate. Il carroccio ha giudicato le norme “discriminatorie per i non vaccinati”