Jennifer Lopez scende in campo con Michelle Obama per mobilitare gli americani al voto in vista delle elezioni di midterm. When We All Vote, la piattaforma creata dalla ex First Lady, ha steso il red carpet del suo consiglio esecutivo a nuovi divi dal ricco portafoglio di seguaci sui social: oltre a JLo, il divo del basket Steph Curry, le cantanti H.E.R. e Becky G e l'influencer del beauty Bretman Rock. È stata la stessa Michelle ad annunciare i nuovi co-chair in un video-messaggio che guarda al voto di novembre in cui è in gioco la risicatissima maggioranza Dem alla camera e al senato.
Fanno già parte del board di When We All Vote gli attori Tom Hanks e la moglie Rita Wilson, Selena Gomez e Kerry Washington, Liza Koshy, Janelle Monáe, Lin-Manuel Miranda di "Hamilton", il giocatore di pallacanestro Chris Paul, la star del soccer femminile Megan Rapinoe e Shonda Rhimes, la producer di "Grey's Anatomy" e "Bridgerton": "Leader della cultura il cui talento e la cui esperienza spazia dall'entertainment allo sport, dalla bellezza ai media" e che useranno le loro basi social per invitare gli elettori a registrarsi al voto e poi a recarsi alle urne chiudendo gap che ancora esistono nel Paese sul fronte dell'età e della razza" ha scritto l'ex First Lady.
"La lotta per il nostro diritto di voto non è mai stata così importante", ha twittato JLo: "Ecco perché mi unisco a Michelle. Insieme cambieremo la cultura, aumenteremo la partecipazione, colmeremo il divario razziale e di età e combatteremo la repressione degli elettori". 'When We All Vote' è nata quattro anni fa in vista delle elezioni di midterm del 2018. È un'organizzazione bipartisan anche se molti dei suoi membri hanno il cuore che batte a sinistra. Nei mesi del Covid una delle sue campagne è stata per allargare la possibilità, osteggiata dai seguaci di Donald Trump, di votare per posta alle presidenziali del 2020.
L'impegno è tornato di particolare attualità dopo che pochi giorni fa in Senato i repubblicani hanno bloccato per la quinta volta in sei mesi la legge fortemente voluta dal presidente Joe Biden per difendere il diritto di voto dopo le strette decise in diversi stati Usa conservatori: "Nuove pericolose leggi repubblicane chiaramente progettate per sopprimere e sovvertire il diritto di voto proliferano negli Stati di tutto il paese", aveva commentato lo stesso Biden incassando la sconfitta parlamentare.