Lo sport a Toronto è pronto a parlare sempre più italiano. Ha fatto storia l'ingaggio, clamoroso, del napoletano Lorenzo Insigne, contratto quadriennale più opzione per il quinto alla cifra di 7,75 milioni di euro a stagione, un record. L'ormai ex Napoli sbarcherà nella metropoli canadese l'1 luglio prossimo. Intanto però un altro azzurro, Sebastian Giovinco, pur non essendo contrattualizzato dal Toronto F.C. è stato invitato ad allenarsi con la squadra e inserito nel roster di preseason (l'attaccante ha già giocato a Toronto dal 2015 al 2019). Questo per il calcio, almeno finora. Intanto però si sta muovendo anche il basket, i Raptors che poi fanno parte della stessa famiglia del Toronto F.C., la Maple Leaf Sports & Entertainment, sarebbero infatti interessati all'azzurro Danilo Gallinari che attualmente gioca per gli Atlanta Hawks. Gallinari ha ancora un anno dalla fine del suo contratto, ma l'accordo è garantito soltanto in parte, infatti se sarà lasciato libero dalla franchigia della Georgia entro il 29 giugno, sarebbe pagato dalla sua attuale società soltanto 5 milioni di dollari dei 23,5 previsti dal suo contratto. Quindi una situazione molto aperta, dal momento poi che il Gallo ha 33 anni e con gli Hawks finora è stato utilizzato a una media di 23,1 minuti a incontri. Toronto, e parliamo sempre di NBA, ha un legame forte e che va indietro nel tempo con i giocatori italiani. Da Hank Biasatti nel 1946 a Vincenzino Esposito, era il 1995/96 per passare poi da Andrea Bargnani che la franchigia canadese scelse addirittura con il numero 1 al Draft del 2006, un matrimonio durato fino al 2013. Durante questo lasso di tempo si aggiunse anche l'ingaggio di Marco Belinelli (2009/10). Ora si punta su Gallinari, l'unico atleta rimasto a rappresentare l'Italia nella NBA, un giocatore che nella sua lunga carriera in America, primo anno il 2008 a New York, ha guadagnato oltre 157 milioni di dollari, un record per il basket made in Italy negli States.