di Alessandro Camilli
Consola e convince, conquista e rassicura, ridimensiona e familiarizza. Cosa? La frase sempre più pronunciata, ascoltata e scambiata, quella che dice: “Covid? E’ diventata un’influenza”. Così dice il senso comune, quello che si basa sull’intuizione del momento. Ma il senso comune non dispone mai della prospettiva, della profondità spazio-temporale e di tante altre qualità. Non a caso la gran parte delle verità della natura, materia e cosmo sono del tutto contro intuitive, a partire dalla Terra che gira intorno al Sole e non viceversa, a partire dalla realtà per cui non siamo immobile ma giriamo su una palla di roccia e acqua alla velocità di molte miglia al secondo. La ricerca scientifica è contro intuitiva, il senso comune infatti non fa ricerca e di solito si oppone e recalcitra rispetto alla scienza. Così è per il Covid: il senso comune lo sta battezzando come “influenza” perché questo è quel che, qui e oggi e a prima vista, vede. Italia 2020 e poi 2021 e ancora inverno 2022: di che si muore? Di tumore, di malattie cardiovascolari e poi, al terzo posto come causa di morte, di Covid. A sessanta anni o a settanta o ad ottanta anni, nelle tre decadi la prima causa di morte è il cancro, la seconda il cuore, la terza il Covid. Covid che scala la seconda posizione come causa di morte nella decade dei novanta anni. Sessanta, settanta, ottanta, novanta…una morte da Covid riguarda i vecchi. Vecchi i sessantenni? A 40 anni il Covid fa il doppio dei morti dai incidenti stradali, doppio! E nella decade tra i 10 e i 20 anni d’età il Covid colpisce il triplo delle polmoniti. Influenza? Si calcola che nella popolazione italiana un’influenza provochi in maniera diretta o indiretta circa sei/settemila morti su base annua. Con il Covid le morti sono quasi 150 mila da marzo 2020 a febbraio 2022. Covid va a calare il contagio e le sue conseguenze vanno a diminuire. A marzo i contagiati torneranno ad essere dieci-ventimila invece che 100 mila e passa. Primavera ed estate più vaccini più i tanti guariti spingeranno pandemia ai confini dell’endemia (malattia che c’è ma non si moltiplica). Ma non è, non è mai stata e non sarà almeno per quest’anno e forse per il prossimo ancora “una influenza”. Se non per l’ingenuo, ostinato e miope assai e sempre senso comune.