di Silvia Renda
Per la liberazione d’Italia, una marcia su Roma il 14 febbraio 2022. Obiettivo: piazza Montecitorio, perché “la resa dei conti è vicina. La soluzione? Accerchiare il Parlamento”. Sui siti Telegram la chiamano anche “Operazione Trudeau”. Si guarda al Canada come fonte d’ispirazione: da giorni centinaia di camionisti stanno bloccando con i loro mezzi il centro della capitale Ottawa, per protestare contro l’obbligo vaccinale per i lavoratori introdotto a ottobre dal governo canadese. La protesta, chiamata Freedom Convoy, ha avuto origine dopo l’introduzione una nuova regola che ha reso più rigide le restrizioni, vietando l’ingresso in Canada agli autotrasportatori non vaccinati. Il 14 febbraio si sta organizzando l’edizione italiana, la “Roma Freedom Convoy”, come si legge nei manifesti che circolano sul canale dell’organizzatore, Nicola Franzoni.
L’invito a partecipare è esteso a tutta Italia e nei piani la marcia verso Roma sarà la conclusione di una tre giorni di raduno ai Castelli. Il convoglio dovrebbe partire dai Pratoni del Vivaro, Castel Gandolfo, con “automezzi e camion, tricicli, monopattini, quello che avete, insomma”. “Faremo impallidire i canadesi”, si incitano a vicenda gli utenti sul social, “Saremo in milioni. L’Italia sarà liberata”. Un'adunata per "addestrare alla resistenza i non vaccinati" e organizzare una sorta di "esercito civile di liberazione nazionale" che aveva messo in allerta da subito le forze dell'ordine. Il raduno non ha autorizzazione. La Prefettura di Roma ha vietato l'iniziativa organizzata dal movimento no vax in programma dal 10 al 13 febbraio nell'altopiano dei Pratoni del Vivaro, nei comuni di Rocca di Papa e Velletri, nella zona dei Castelli Romani.
Il raduno è nato, come spesso accade per le sigle che gravitano nella galassia antivaccino, con un tam tam sui social network e su alcuni canali Telegram. Lo stop, spiega la questura, "è l'esito di valutazioni con cui sono state evidenziate serie criticità per l'ordine e la sicurezza pubblica. Saranno predisposti, pertanto, specifici servizi interforze di ordine e sicurezza pubblica diretti a controllare il rispetto del provvedimento stesso, con ordinanza della Questura e con l'impiego dei reparti della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza e con il supporto delle polizie locali per gli specifici servizi di viabilità".
Anche Veronica Cimino, sindaca di Rocca di Papa, ha raccontato al Messaggero di aver organizzato un piano per fermare il rave no-vax: “Noi non cederemo di un passo, qui non ci sarà nessun rave. A partire dai droni che sorvolano l’intero perimetro sia di giorno che di notte, con dei particolari sistemi a infrarossi. Ma abbiamo attivato pure tutte le forze di polizia e polizia Locale. La zona in questo modo è monitorata costantemente e lo sarà fino a quando non saremo certi della cancellazione del rave. Infine ci sono gli occhi dei cittadini, a cui devo il merito di aver subito segnalato quanto stava accadendo”.
Sono stati proprio i cittadini, racconta la sindaca, ad allertare sull’organizzazione: “Sono stati i primi a inviarmi video e chat in cui gli organizzatori stavano reclutando persone per il 10 febbraio. Da lì sono scattati i controlli incrociati e il tavolo con il Prefetto di giovedì in cui è stato negato il permesso a qualunque raduno. Ma l’attenzione resta molto alta anche dei residenti stessi a cui ho dato la mia parola e che per primi si sono offerti di aiutarmi”.
L’organizzatore Franzoni non ci sta. Sul suo canale social continua il tam tam di messaggi e in un video messaggio ha chiarito che “saremo ai pratoni del Vivaro dal 10 al 13 febbraio e daremo vita all'esercito civile di liberazione nazionale con giuramento solenne di servizio al tricolore e all'Italia. Sarà una milizia non armata. Chi viene giurerà fedeltà all'esercito del Fronte. Faremo un gruppo capace di liberare l'Italia". E dà poi appuntamento al 14 febbraio, con una "marcia su Roma", per la "resa dei conti".
Franzoni, imprenditore della ristorazione 44enne segretario del cosiddetto Fronte di Liberazione Nazionale, ha anche rilasciato un’intervista a CastelliNotizie, nella quale ha dichiarato che “già 10milacamper sono stati presi in affitto e a noleggio da moltissime persone che intendono partecipare alla manifestazione di protesta”. “È impensabile che possiamo perdere tutti questi soldi; se lì non va bene devono darci un’area alternativa ai Pratoni del Vivaro. Non capisco perché non possiamo esercitare il nostro diritto a manifestare contro il Governo”, dice al sito online. Delle sue parole si trova testimonianza su Telegram, dove diversi utenti hanno postato l’immagine dei documenti che attestano l’affitto di camper.
Il 44enne da inizio pandemia ha guidato le proteste contro le misure anti-Covid adottate dai governi che si sono succeduti durante l’emergenza. Questa non è la prima volta, negli ultimi due anni, che prova a portare avanti una Marcia su Roma. In diversi video se la prende con “gli ebrei, le lobby ebraiche, che hanno creato questa situazione”. Franzoni ha accumulato anche una serie di denunce, ultima in ordine di tempo quella per vilipendio contro David Sassoli: in un video, dopo la sua morte, affermava che “Dio vede e provvede, una testa di c…. in meno”. Dopo la denuncia, non si è scomposto: “Non mi pento, anzi, me ne vanto”.