È durata poco più di due ore la riunione tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, a Roma. Dopo il “rompete le righe”, i due si sono presentati al cospetto dei giornalisti camminando a braccetto e mostrandosi sereni. Un modo, questo, per negare tensioni interne. "Abbiamo fatto una riunione antibiotica per ripristinare il sistema immunitario del Movimento" ha ironizzato l'ex comico.
Al tavolo, secondo quanto trapelato, erano presenti anche l’ex sindaca capitolina Virginia Raggi e gli staff legali del leader (decaduto) e del garante, cooptati per analizzare l’ordinanza con la quale, nei giorni scorsi, il tribunale di Napoli, accettando il ricorso di una vasta rappresentanza di iscritti, ha bocciato le modifiche dello statuto rendendo, di fatto, vana la nomina a leader del professore pugliese.
Ebbene, a voler dar retta ai rumors, gli avvocati avrebbero concordato sul fatto che le delibere "sospese" dai giudici sarebbero rimaste valide alla luce del regolamento del 2018. Da qui la decisione di presentare istanza di revoca. In altre parole, i grillini sperano che gli elementi emersi consentano un rapido dietrofront sulla questione, rimettendo così Conte in sella.
Nello stesso momento si pensa anche a nominare il comitato di garanzia e poi far ripartire la macchina. Tra i nodi da sciogliere resta quello della scelta del sistema di votazione che potrebbero essere SkyVote anche se sta tornando in auge l'ipotesi di un ritorno su Rousseau.