Mentre aumenta il divario Nord-Sud per quanto riguarda il trasporto su rotaia, c'è una notizia che va in controtendenza: Napoli è risultata la prima città italiana nella selezione di un bando Pnrr sui trasporti. In relazione ai progetti Maas (Mobility as a service) - iniziativa promossa dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili - il Comune di Napoli si è infatti classificato al primo posto con 86 punti, seguito da Milano con 85 e Roma con 82.
Il progetto premiato prevede lo stanziamento di 2,5 milioni di euro per creare le piattaforme tecnologiche e 800mila euro per l’ammodernamento tecnologico delle aziende di trasporto della zona. Nel gennaio 2022 l’Amministrazione Comunale ha aderito all'avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento finalizzate a individuare e finanziare lo sviluppo di tre progetti pilota, di cui uno nel Mezzogiorno, da realizzare in altrettante città metropolitane tecnologicamente avanzate.
Inoltre Napoli si è candidata come laboratorio di sperimentazione per testare soluzioni innovative di trasporto locale (ad esempio i sistemi avanzati di assistenza alla guida, le tecnologie di comunicazione Vehicle-to-X etc.), risultando terza classificata. Questo risultato, raggiunto anche grazie alla collaborazione tra il Comune e le Università Federico II, Suor Orsola Benincasa, Vanvitelli e Consorzio UnicoCampania, permetterà all'Ente di integrare più modalità di trasporto (ad esempio e-bike, autobus, car sharing, taxi eccetera) attraverso piattaforme di intermediazione che forniscono agli utenti finali una varietà di servizi che vanno dalla pianificazione del viaggio alla prenotazione e ai pagamenti.
Questi servizi digitali dovranno facilitare l’accesso alle modalità di trasporto anche per le fasce più deboli della popolazione, nel contesto dei sistemi di trasporto già presenti all’interno della città, a favore di una maggiore accessibilità, multimodalità e sostenibilità degli spostamenti. Tutto molto bello, ma puntare su sistemi innovativi e altamente tecnologici in una realtà dove i vagoni sono obsoleti, gli autobus non hanno pezzi di ricambio e il personale non ha soldi per gli straordinari può risultare paradossale.
«Mi fa piacere che questi progetti siano apprezzati e finanziati, ma francamente ritengo che le nostre priorità siano ben altre», chiosa infatti il presidente della commissione Mobilità del Consiglio comunale, Nino Simeone. «A Napoli servono cose più semplici, come gli autobus per strada, i tram e le funicolari funzionanti, e i treni nella metropolitana». Solo dopo si può pensare a progetti di innovazione tecnologica.