Carbamazepina, metformina e caffeina: sessantuno farmaci sono stati rilevati nei corsi dei fiumi. Un viaggio andato dal Tamigi al Rio delle Amazzoni, passando per il Mississipi e il Mekong. Lo studio condotto dagli scienziati dell’Università di York e altri 85 istituti di ricerca è stato pubblicato dalla rivista Proceedings of the national Academy of sciences. Il team è stato coordinato da John Wilkinson.
Secondo quanto evidenziato, l’inquinamento farmaceutico sta minando la purezza dell’acqua in tutti i Continenti. I campioni d’acqua sono stati prelevati in oltre mille località poste lungo 258 fiumi di 104 Paesi e condizionate dalle abitudini di vita di oltre 471 milioni di persone.
“Il Global monitoring of pharmaceuticals project – ha detto Wilkinson – si avvale di 127 collaboratori, affiliati a 86 istituti di ricerca e costituisce un esempio eccellente di come la comunità scientifica globale possa unirsi per affrontare problemi ambientali su larga scala. Questo lavoro migliora la nostra conoscenza legata alla distribuzione globale di prodotti farmaceutici. Il nostro approccio – ha terminato – potrebbe essere ampliato in futuro per valutare altri parametri ambientali, come sedimenti, suoli e biomi, raccogliendo informazioni per un set di dati legati all'inquinamento su scala globale”.