Ogni tanto mi chiedo se mi costringeranno a disamorarmi dell’antica battaglia per gli italiani all'estero. In Parlamento ho conosciuto negli anni personaggi che non hanno fatto certo ben figurare “l’altra Italia”. Ma parliamo di oggi. Non è passata che qualche settimana da quando il Senato ha decretato la decadenza di un (ex) suo membro per brogli acclarati e documentati, e mi ritrovo a leggere di un Comites che vota per killerare uno dei pochi giornali in lingua italiana che per sua fortuna si stampa proprio lì e resiste ancora, nonostante tutto. E questo perché, neanche fossimo nell’ex Unione sovietica, a lor signori non garba la linea editoriale, in pratica non si assoggetta alle loro ma(i)està….
Questa vicenda lascia l’amaro in bocca: personalmente mi auguro che chi l’ha imbastita faccia una sana autocritica, chieda scusa e ripari a quel voto. Perché libertà, rispetto del lavoro e delle opinioni, democrazia, non sono slogan da declamare ma da mettere in pratica, negli atti e nei comportamenti…
Roberto Menia