“Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Dure le parole del premier italiano Mario Draghi, intervenuto alla cerimonia di insediamento del presidente del Consiglio di Stato. “Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa – ha aggiunto Draghi -. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”.
Mentre gli Stati Uniti fanno sapere che “è in corso un'invasione”, Vladimir Putin fa sentire di nuovo la sua voce: “L'Ucraina potrebbe avere armi nucleari”. Il presidente russo ha poi annunciato che fornirà aiuto militare alle due Repubbliche di Donetsk e Lugansk, sottolineando che “gli accordi di Minsk non esistono più”.
Oggi ha parlato anche Joe Biden: “Non abbiamo alcuna intenzione di combattere, ma difenderemo ogni centimetro del territorio Nato” ha assicurato il presidente degli Stati Uniti. Che ha poi annunciato nuove sanzioni contro Mosca, sottolineando che Usa e alleati “sono aperti a una diplomazia seria”.