di Manuela Repetti
La guerra è cominciata. Putin ha dato il via all’attacco che molto probabilmente aveva già deciso da tempo. Una guerra che appare ai nostri occhi più assurda di altre, semplicemente perché alle porte dell’Europa.
Due anni fa la pandemia ci ha messi di fronte al fatto che tutto può accadere e che l’uomo non può prevedere e controllare tutto. Oggi, nel momento in cui cominciamo a intravedere la luce in fondo al tunnel, ci troviamo di fronte ad un’altra catastrofe inaspettata. Inaspettata perchè un po’ tutti noi occidentali ci riteniamo fuori da certe minacce, in quanto più “evoluti” di altri.
Ci sembrava che la guerra, quella vera, quella fisica, appartenesse solo ad altri mondi più lontani e di diverse culture. Oggi scopriamo invece che la minaccia della guerra non risparmia nessuno. Forse perché l’uomo, le cui peculiarità fisiche e biologiche sono sempre più schiacciate dall’avanzare del progresso, ha bisogno di tirar fuori e far sfogare i suoi istinti atavici, ancestrali.
Fatto sta che ci ritroviamo di fronte ad una guerra che in queste poche ore ha già fatto centinaia di morti. E di fronte ad una crisi come quella ucraina che mette a rischio la stabilità mondiale e che coinvolge direttamente l’Europa, occorre una politica unitaria senza se e senza ma, in primis all’interno del nostro Paese.
L’Italia fa parte della Nato, una scelta netta dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ho l’impressione però che alcune forze politiche non ne siano convinte.
Se hanno progetti diversi lo dicano. Evidentemente però stanno dimenticando quello che la storia, essendo passati molti decenni, ci ha insegnato. E ciò che rattrista ancor di più, sono le motivazioni di una politica spicciola di convenienza del momento, senza idee e progetti futuri. Coloro che finora hanno pronunciato parole chiare sono il Presidente Draghi e il Segretario del PD Letta che con fermezza si sono schierati dalla parte della libertà. Mai come oggi c’è bisogno di una politica unitaria del nostro Paese e dell’Europa. E il fine comune deve essere quello di porre fine il prima possibile all’ennesima guerra assurda che altrimenti provocherà migliaia di morti.