Semaforo verde, ieri, all'unanimità, da parte del Consiglio dei ministri al nuovo decreto che garantisce assistenza ed aiuti militari all'Ucraina. La norma contiene anche indicazioni per diversificare le fonti energetiche, riaprendo se necessario le centrali a carbone e riducendo il consumo di gas delle centrali elettriche oggi in funzione. Previsti, inoltre, 16mila posti per i rifugiati. La riunione è durata poco più di un'ora ed al termine, da Palazzo Chigi, è arrivato il via libera alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti alle autorità governative di Kiev.
Nel decreto è stata inserita una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consentirebbe al ministro della Difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione dei mezzi militari all’Ucraina. Mezzi che potranno essere inviati "fino al 31 dicembre". “L’elenco” degli aiuti militari sarà definito con decreti del ministero della Difesa, "di concerto" con il Ministero degli Esteri e il Mef. Nota di cronaca: prima del Cdm, Salvini (Lega) e Conte (M5S) si sono intrattenuti a lungo con il premier Draghi.