Egregio Ambasciatore d' Italia
Dott. Giovanni Battista Iannuzzi
Al Direttore di Gente d’ Italia
La questione aperta tra il Comites, di cui abbiamo l’onore di fare parte, e il quotidiano Gente d’Italia rappresenta un grave precedente nel rapporto tra un’istituzione italiana e un organo di stampa.
Il Comites rappresenta istituzionalmente gli italiani residenti in Uruguay. È un organo collegiale e, come tale, va gestito, in quanto rappresenta opinioni e punti di vista diversi. Come sa, in occasione della riunione convocata per esprimere il parere sulla effettiva presenza del quotidiano “La Gente d’Italia”, prescritto da una legge dello Stato, la maggioranza dei membri, ossia dieci componenti, ha deciso di esprimere un parere negativo, arrivando addirittura a valutare la linea editoriale del giornale, ossia i contenuti, ed esprimendo valutazioni personali sul direttore. Come ben sa, allo stesso tempo, otto membri dello stesso Comitato erano di avviso diametralmente opposto ritenendo che il giornale, largamente diffuso nel Paese, dato incontrovertibile, abbia un’importante funzione per la comunità italiana in Uruguay. Abbiamo appreso, con stupore, che il parere che Le è stato inviato dal presidente del Comites non riporta nulla della dialettica e della discussione che vi è stata durante la riunione e che, pertanto, azzera l’opinione di una parte consistente dello stesso Comitato. Nonostante otto membri abbiano detto che il quotidiano “La Gente d’Italia” abbia un importante impatto informativo, sociale e culturale sulla comunità italiana, circostanza, tra l’altro, testimoniata dalle numerosissime lettere di solidarietà pervenute al giornale da parte delle associazioni locali.
In questa prospettiva e proprio perché è nota la sua attenzione sia alle esigenze della comunità locale che al rispetto delle regole, in questo caso quelle elementari della democrazia, ossia l’espressione del parere delle minoranze, La preghiamo di intervenire su questa vicenda, anche attraverso la convocazione di una nuova riunione alla luce della quale possa essere concordato un parere che tenga in debito conto delle opinioni del Comites, e non di quella del Presidente o della maggioranza del Comitato.
Tra l’altro, proprio, in questo drammatico momento internazionale, ogni sforzo per dIrimere questioni, piccole o grandi che siano, chiaramente nel rispetto delle regole e delle leggi, rappresenta un momento di sintesi della tutela dei valori della Costituzione della Repubblica italiana e della cultura occidentale.
Siamo certi di un pronto riscontro attesa la Sua sensibilità ai rapporti istituzionali, alla tutela del pluralismo e dell’autonomia della libertà di stampa e di quella di associazione, con particolare riferimento ad una prevista e disciplinata da una legge dello Stato italiano.
Cordialmente,
Ignacio Palermo
Roma Musetti
Rolando Rossi
Ana Santucci
Fabrizio D'Alessandro