Dunque, nel weekend ci saranno nuovi colloqui tra la Russia e l’Ucraina. L’obiettivo resta lo stesso: trovare un’intesa affinché la guerra possa cessare. Ma non sarà una cosa facile, perché Vladimir Putin è stato chiaro: parliamo anche, ma devono essere accettate tutte le nostre condizioni. Staremo a vedere, ma le sensazioni non sono positive.
Sempre Putin, nel corso di un incontro telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha voluto precisare che “nel corso della sua operazione speciale, l'esercito russo sta adottando tutte le misure possibili per salvare la vita dei civili e le notizie di presunti bombardamenti di Kiev e di altre grandi città sono grossolani falsi di propaganda”.
Ma lo stesso Scholz ha chiesto al presidente russo di sospendere “immediatamente” le ostilità in Ucraina e “autorizzare l'accesso di aiuti umanitari”. Berlino ha riferito in una nota che Scholz si è detto “molto preoccupato. Da giorni ci sono immagini e notizie terribili dall'Ucraina”. Concordati tra i due nuovi colloqui in tempi brevi.
Preoccupato anche Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato: “Questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleale. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione”.
Poi un’altra accusa verso i russi: “Abbiamo constatato l'uso di bombe a grappolo e ci sono state notizie dell'uso di altro tipo di armi che sarebbero in violazione del diritto internazionale e per questo motivo ci dobbiamo assicurare che il presidente Putin e il presidente della Bielorussia siano ritenuti responsabili per ciò che fanno”.
Chi chiede un immediato intervento della Nato in Ucraina, dovrà rivedere le sue aspettative. Perché la Nato, da alleanza difensiva, non cercherà alcun tipo di conflitto: "La Nato resta unita – ha detto Stoltenberg - ma agirà con determinazione e rapidità in caso di attacco”.
Tradotto: se la Russia tocca un solo Paese della Nato, allora sarà guerra. Stoltenberg ha anche aggiunto che Putin ha totalmente sottovalutato la capacità delle forze armate ucraine che sono state in grado di contrattaccare, respingere e rallentare l’avanzata russa e questo è innanzitutto grazie al coraggio della forze ucraine, del popolo ucraino e del presidente Zelensky, ma “noi li abbiamo aiutati perché gli alleati della Nato hanno addestrato ed equipaggiato le forze armate ucraine per molti anni, a partire dal 2014”.