Tra Mosca e Kiev la guerra divampa anche sul fronte delle “fake news”. Mentre in Russia la Duma approvava una nuova legge contro la diffusione di "bufale" sulle operazioni dell'esercito introducendo una responsabilità criminale per chi dovesse macchiarsi di tali “reati” (con multe pesanti e pene fino a 15 anni di carcere), quasi in concomitanza con l’inasprimento della norma, nel pomeriggio di ieri, da fonte russa si è diffusa una voce.
Quale? Quella secondo cui il presidente Volodymyr Zelensky, dopo essere sfuggito a tre tentativi di omicidio (dietro i tentativi di eliminare il leader ucraino ci sarebbero il Wagner Group, contractor paramilitari sostenuti dal Cremlino e un commando di ceceni, che Kiev afferma di aver eliminato), avrebbe lasciato il Paese trovando rifugio in Polonia.
Secca la smentita delle autorità di Kiev. "Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è a Kiev con la sua gente" ha scritto sul proprio canale Telegram la "Rada", il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino. L'Autorità ucraina per le Comunicazioni ha smentito anche la notizia secondo la quale l'esercito di Mosca avrebbe preso possesso della torre tv di Melitopol dalla quale trasmetterebbe canali russi.