Ucraina, crimini di guerra. Processate Putin. Lo chiedono gli Stati Uniti, ci sta provando l’Aja. Gli USA stanno raccogliendo prove, la CIG (Corte Internazionale di Giustizia) ha già annunciato una due giorni di udienze pubbliche (7-8 marzo) per esaminare le “richieste di indicazioni “ presentate dall’Ucraina che si è appellata alle convenzioni di Ginevra.
Dunque l’Aja si sta attivando con le sue due due sezioni qualificate: CIG e Cpi. La prima, nota anche come il Tribunale dell’Aja, è il massimo organo giurisdizionale delle Nazioni Unite e risolve le controversie tra Stati con una sentenza definitiva e inappellabile. La seconda è una Corte penale che ha competenze sui crimini compiuti dai singoli individui; le sue radici affondano nel Processo di Norimberga (1945-46; alla sbarra 24 nazisti).
È il caso di ricordare che le due Corti operano disgiuntamente. Non possono mai essere l’obiettivo di azioni militari. E i combattenti, se catturati, hanno diritto allo status di prigionieri di guerra e non possono essere maltrattati o esposti a ludibrio. Putin ha osservato queste norme regolate dalle quattro convenzioni di Ginevra? La Corte seguirà le linee adottate per i crimini commessi in Afghanistan, Mali, Congo, Filippine, Costa d’Avorio, Uganda, Kenya, Sudan Darfur, Libia, Burundi, Venezuela.
Potrebbe essere condannato all’ergastolo. Però sarebbe “difficilissimo “ – lo sostiene Marina Castellaneta, docente di diritto internazionale alla Università di Bari – arrivare a un processo che lo veda imputato. “Ma non per un problema di competenza della Corte, quanto per il fatto che i processi davanti alla Corte non si possono svolgere in contumacia. Dunque le indagini in corso hanno più un valore simbolico che concreto. Resta la condanna della Storia. E a questa non potrà sfuggire".