“Nessuno pagherà più tasse”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulla riforma del catasto in un punto stampa al termine dell’incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Bruxelles. Una dichiarazione che è piaciuta ad Andrea Marcucci, senatore del Partito democratico: “Mi auguro che il Centrodestra ascolti bene le parole del presidente Draghi a Bruxelles: ‘sulla riforma del catasto nessuno pagherà più tasse'. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia abbandonino il comportamento irresponsabile tenuto in commissione”.
Ma le parole del premier non convincono la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha detto la sua tramite la propria pagina Facebook: “Rispondendo a una domanda sulla riforma del catasto, il premier Draghi si lascia andare in una risata, affermando che non ci saranno ulteriori tasse per i cittadini. Peccato che la riforma sia una patrimoniale nascosta, l'ennesima stangata ai danni degli italiani e delle loro proprietà. Non c'è veramente nulla da ridere”.
Al momento la riforma prevede un nuovo sistema di «mappatura» degli immobili esistenti da attuarsi entro il 2026 con la revisione (adeguamento) delle rendite catastali: si tratta di «un’operazione trasparenza» come disse lo stesso Draghi quando in conferenza stampa fu presentato il ddl delega. Intanto oggi ripartono le votazioni in commissione Finanze alla Camera sulla delega fiscale per accelerare l'approdo in Aula e consentire di rispettare la tabella di marcia in vista dei decreti attuativi.
Dopo il via libera risicatissimo all'emendamento sul catasto che ha consentito la tenuta del governo, domani andrà al voto una nuova proposta di modifica, presentata da FdI, per cancellare il secondo comma dell'articolo 6 sulla revisione degli estimi. Nel governo però si esclude che si possano ripetere le scintille di giovedì scorso.